Genèse (CEI) 29

Giacobbe arriva presso Làbano

29 1 Poi Giacobbe si mise in cammino e andò nel paese degli orientali. 2 Videnella campagna un pozzo e tre greggi di piccolo bestiame, accovacciati vicino,perché a quel pozzo si abbeveravano i greggi, ma la pietra sulla bocca del pozzoera grande. 3 Quando tutti i greggi si erano radunati là, i pastori rotolavanola pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano il bestiame; poi rimettevano lapietra al posto sulla bocca del pozzo.
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Giacobbe disse loro: «Fratelli miei,di dove siete?». Risposero: «Siamo di Carran». 5 Disse loro: «Conoscete Làbano,figlio di Nacor?». Risposero: «Lo conosciamo». 6 Disse loro: «Sta bene?».Risposero: «Sì; ecco la figlia Rachele che viene con il gregge». 7 Riprese:«Eccoci ancora in pieno giorno: non è tempo di radunare il bestiame. Date dabere al bestiame e andate a pascolare!». 8 Risposero: «Non possiamo, finché nonsiano radunati tutti i greggi e si rotoli la pietra dalla bocca del pozzo;allora faremo bere il gregge».
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Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiamedel padre, perché era una pastorella. 10 Quando Giacobbe vide Rachele, figliadi Làbano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Làbano, fratello disua madre, Giacobbe, fattosi avanti, rotolò la pietra dalla bocca del pozzo efece bere le pecore di Làbano, fratello di sua madre. 11 Poi Giacobbe baciòRachele e pianse ad alta voce. 12 Giacobbe rivelò a Rachele che egli eraparente del padre di lei, perché figlio di Rebecca. Allora essa corse ariferirlo al padre. 13 Quando Làbano seppe che era Giacobbe, il figlio di suasorella, gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò e lo condusse nella suacasa. Ed egli raccontò a Làbano tutte le sue vicende. 14 Allora Làbano glidisse: «Davvero tu sei mio osso e mia carne!». Così dimorò presso di lui per unmese.


I due matrimoni di Giacobbe

15 Poi Làbano disse a Giacobbe: «Poiché sei mio parente, mi dovrai forseservire gratuitamente? Indicami quale deve essere il tuo salario». 16 OraLàbano aveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e la più piccola sichiamava Rachele. 17 Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella diforme e avvenente di aspetto, 18 perciò Giacobbe amava Rachele. Disse dunque:«Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore». 19 Rispose Làbano:«Preferisco darla a te piuttosto che a un estraneo. Rimani con me».
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CosìGiacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni tanto era ilsuo amore per lei. 21 Poi Giacobbe disse a Làbano: «Dammi la mia sposa, perchéil mio tempo è compiuto e voglio unirmi a lei». 22 Allora Làbano radunò tuttigli uomini del luogo e diede un banchetto. 23 Ma quando fu sera, egli prese lafiglia Lia e la condusse da lui ed egli si unì a lei. 24 Làbano diede lapropria schiava Zilpa alla figLia, come schiava. 25 Quando fu mattina... eccoera Lia! Allora Giacobbe disse a Làbano: «Che mi hai fatto? Non è forse perRachele che sono stato al tuo servizio? Perché mi hai ingannato?». 26 RisposeLàbano: «Non si usa far così nel nostro paese, dare, cioè, la più piccola primadella maggiore. 27 Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anchequest'altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni».
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Giacobbe fece così: terminò la settimana nuziale e allora Làbano gli diedein moglie la figlia Rachele. 29 Làbano diede alla figlia Rachele la propriaschiava Bila, come schiava. 30 Egli si unì anche a Rachele e amò Rachele più diLia. Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni.


I figli di Giacobbe

31 Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentreRachele rimaneva sterile. 32 Così Lia concepì e partorì un figlio e lo chiamòRuben, perché disse: «Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora miomarito mi amerà». 33 Poi concepì ancora un figlio e disse: «Il Signore ha uditoche io ero trascurata e mi ha dato anche questo». E lo chiamò Simeone. 34 Poiconcepì ancora e partorì un figlio e disse: «Questa volta mio marito mi siaffezionerà, perché gli ho partorito tre figli». Per questo lo chiamò Levi.35 Concepì ancora e partorì un figlio e disse: «Questa volta loderò ilSignore». Per questo lo chiamò Giuda. Poi cessò di avere figli.


30 1 Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe,divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, se no iomuoio!». 2 Giacobbe s'irritò contro Rachele e disse: «Tengo forse io il postodi Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?». 3 Allora essa rispose:«Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, così che partorisca sulle mie ginocchiae abbia anch'io una mia prole per mezzo di lei». 4 Così essa gli diede inmoglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei. 5 Bila concepì epartorì a Giacobbe un figlio. 6 Rachele disse: «Dio mi ha fatto giustizia e haanche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio». Per questo essa lo chiamò Dan.7 Poi Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe unsecondo figlio. 8 Rachele disse: «Ho sostenuto contro mia sorella lottedifficili e ho vinto!». Perciò lo chiamò Nèftali.
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Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiavaZilpa e la diede in moglie e Giacobbe. 10 Zilpa, la schiava di Lia, partorì aGiacobbe un figlio. 11 Lia disse: «Per fortuna!» e lo chiamò Gad. 12 PoiZilpa, la schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe. 13 Lia disse:«Per mia felicità! Perché le donne mi diranno felice». Perciò lo chiamò Aser.
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Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò mandragore, che portòalla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un pò delle mandragore di tuofiglio». 15 Ma Lia rispose: «E' forse poco che tu mi abbia portato via ilmarito perché voglia portar via anche le mandragore di mio figlio?». RipreseRachele: «Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in cambio dellemandragore di tuo figlio». 16 Alla sera, quando Giacobbe arrivò dalla campagna,Lia gli uscì incontro e gli disse: «Da me devi venire, perché io ho pagato ildiritto di averti con le mandragore di mio figlio». Così egli si coricò con leiquella notte. 17 Il Signore esaudì Lia, la quale concepì e partorì a Giacobbeun quinto figlio. 18 Lia disse: «Dio mi ha dato il mio salario, per avere iodato la mia schiava a mio marito». Perciò lo chiamò Issacar.
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Poi Lia concepìe partorì ancora un sesto figlio a Giacobbe. 20 Lia disse: «Dio mi ha fatto unbel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito seifigli». Perciò lo chiamò Zàbulon. 21 In seguito partorì una figlia e la chiamòDina.
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Poi Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda.23 Essa concepì e partorì un figlio e disse: «Dio ha tolto il mio disonore».24 E lo chiamò Giuseppe dicendo: «Il Signore mi aggiunga un altro figlio!».


Come si è arricchito Giacobbe

25 Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Làbano: «Lasciamiandare e tornare a casa mia, nel mio paese. 26 Dammi le mogli, per le quali tiho servito, e i miei bambini perché possa partire: tu conosci il servizio che tiho prestato». 27 Gli disse Làbano: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Perdivinazione ho saputo che il Signore mi ha benedetto per causa tua». 28 Eaggiunse: «Fissami il tuo salario e te lo darò». 29 Gli rispose: «Tu stesso saicome ti ho servito e quanti sono diventati i tuoi averi per opera mia.30 Perché il poco che avevi prima della mia venuta è cresciuto oltre misura eil Signore ti ha benedetto sui miei passi. Ma ora, quando lavorerò anch'io perla mia casa?». 31 Riprese Làbano: «Che ti devo dare?». Giacobbe rispose: «Nonmi devi nulla; se tu farai per me quanto ti dico, ritornerò a pascolare il tuogregge e a custodirlo.
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Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame; metti daparte ogni capo di colore scuro tra le pecore e ogni capo chiazzato epunteggiato tra le capre: sarà il mio salario. 33 In futuro la mia stessaonestà risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni capoche non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre e di colore scuro tra lepecore, se si troverà presso di me, sarà come rubato». 34 Làbano disse: «Bene,sia come tu hai detto!». 35 In quel giorno mise da parte i capri striati echiazzati e tutte le capre punteggiate e chiazzate, ogni capo che aveva delbianco e ogni capo di colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli 36 estabilì una distanza di tre giorni di cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbepascolava l'altro bestiame di Làbano.
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Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppo, di mandorlo e di platano, neintagliò la corteccia a strisce bianche, mettendo a nudo il bianco dei rami.38 Poi egli mise i rami così scortecciati nei truogoli agli abbeveratoidell'acqua, dove veniva a bere il bestiame, proprio in vista delle bestie, lequali si accoppiavano quando venivano a bere. 39 Così le bestie si accoppiaronodi fronte ai rami e le capre figliarono capretti striati, punteggiati echiazzati. 40 Quanto alle pecore, Giacobbe le separò e fece sì che le bestieavessero davanti a sé gli animali striati e tutti quelli di colore scuro delgregge di Làbano. E i branchi che si era così costituiti per conto suo, non limise insieme al gregge di Làbano.41 Ogni qualvolta si accoppiavano bestie robuste, Giacobbe metteva i rami neitruogoli in vista delle bestie, per farle concepire davanti ai rami. 42 Quandoinvece le bestie erano deboli, non li metteva. Così i capi di bestiame debolierano per Làbano e quelli robusti per Giacobbe. 43 Egli si arricchì oltremisura e possedette greggi in grande quantità, schiave e schiavi, cammelli easini.


Fuga di Giacobbe

31 1 Ma Giacobbe venne a sapere che i figli di Làbano dicevano: «Giacobbe si èpreso quanto era di nostro padre e con quanto era di nostro padre si è fattatutta questa fortuna». 2 Giacobbe osservò anche la faccia di Làbano e siaccorse che non era più verso di lui come prima. 3 Il Signore disse a Giacobbe:«Torna al paese dei tuoi padri, nella tua patria e io sarò con te». 4 AlloraGiacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, in campagna presso il suo gregge 5 edisse loro: «Io mi accorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non èpiù come prima; eppure il Dio di mio padre è stato con me. 6 Voi stesse sapeteche io ho servito vostro padre con tutte le forze, 7 mentre vostro padre si èbeffato di me e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli hapermesso di farmi del male. 8 Se egli diceva: Le bestie punteggiate saranno iltuo salario, tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: Le bestiestriate saranno il tuo salario, allora tutto il gregge figliava bestie striate.9 Così Dio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l'ha dato a me. 10 Unavolta, quando il piccolo bestiame va in calore, io in sogno alzai gli occhi evidi che i capri in procinto di montare le bestie erano striati, punteggiati echiazzati. 11 L'angelo di Dio mi disse in sogno: Giacobbe! Risposi: Eccomi.12 Riprese: Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sonostriati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto quanto Làbano ti fa. 13 Iosono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto.Ora alzati, parti da questo paese e torna nella tua patria!».
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Rachele e Liagli risposero: «Abbiamo forse ancora una parte o una eredità nella casa dinostro padre? 15 Non siamo forse tenute in conto di straniere da parte sua, dalmomento che ci ha vendute e si è anche mangiato il nostro danaro? 16 Tutta laricchezza che Dio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli. Orafà pure quanto Dio ti ha detto».
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Allora Giacobbe si alzò, caricò i figli e le mogli sui cammelli 18 e condusse via tutto il bestiame e tutti gli averi che si era acquistati, ilbestiame che si era acquistato in Paddan-Aram, per ritornare da Isacco, suopadre, nel paese di Canaan.
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Làbano era andato a tosare il gregge e Rachelerubò gli idoli che appartenevano al padre. 20 Giacobbe eluse l'attenzione diLàbano l'Arameo, non avvertendolo che stava per fuggire; 21 così potè andarsenecon tutti i suoi averi. Si alzò dunque, passò il fiume e si diresse verso lemontagne di Gàlaad.


Labano insegue Giacobbe

22 Al terzo giorno fu riferito a Làbano che Giacobbe era fuggito. 23 Alloraegli prese con sé i suoi parenti, lo inseguì per sette giorni di cammino e loraggiunse sulle montagne di Gàlaad. 24 Ma Dio venne da Làbano l'Arameo in unsogno notturno e gli disse: «Bada di non dir niente a Giacobbe, proprio nulla!».25 Làbano andò dunque a raggiungere Giacobbe; ora Giacobbe aveva piantato latenda sulle montagne e Làbano si era accampato con i parenti sulle montagne diGàlaad.
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Disse allora Làbano a Giacobbe: «Che hai fatto? Hai eluso la miaattenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra!27 Perché sei fuggito di nascosto, mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Ioti avrei congedato con festa e con canti, a suon di timpani e di cetre! 28 Enon mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Certo hai agito inmodo insensato. 29 Sarebbe in mio potere di farti del male, ma il Dio di tuopadre mi ha parlato la notte scorsa: Bada di non dir niente a Giacobbe, né inbene né in male! 30 Certo, sei partito perché soffrivi di nostalgia per la casadi tuo padre; ma perché mi hai rubato i miei dei?».
31
Giacobbe rispose aLàbano e disse: «Perché avevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forzale tue figlie. 32 Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dei, nonresterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti riscontra quanto vi può esseredi tuo presso di me e prendilo». Giacobbe non sapeva che li aveva rubatiRachele. 33 Allora Làbano entrò nella tenda di Giacobbe e poi nella tenda diLia e nella tenda delle due schiave, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda diLia ed entrò nella tenda di Rachele. 34 Rachele aveva preso gli idoli e liaveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Làbanofrugò in tutta la tenda, ma non li trovò. 35 Essa parlò al padre: «Non sioffenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quelloche avviene di regola alle donne». Làbano cercò dunque il tutta la tenda e nontrovò gli idoli.
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Giacobbe allora si adirò e apostrofò Làbano, al quale disse: «Qual è il miodelitto, qual è il mio peccato, perché ti sia messo a inseguirmi? 37 Ora chehai frugato tra tutti i miei oggetti, che hai trovato di tutte le robe di casatua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi parenti e siano essi giudici tra noidue. 38 Vent'anni ho passato con te: le tue pecore e le tue capre non hannoabortito e i montoni del tuo gregge non ho mai mangiato. 39 Nessuna bestiasbranata ti ho portato: io ne compensavo il danno e tu reclamavi da me ciò cheveniva rubato di giorno e ciò che veniva rubato di notte. 40 Di giorno midivorava il caldo e di notte il gelo e il sonno fuggiva dai miei occhi.41 Vent'anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue duefiglie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario diecivolte. 42 Se non fosse stato con me il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e ilTerrore di Isacco, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto lamia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto daarbitro».


Accordo tra Giacobbe e Labano

43 Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: «Queste figlie sono mie figlie equesti figli sono miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vediè mio. E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hannomessi al mondo? 44 Ebbene, vieni, concludiamo un'alleanza io e te e ci sia untestimonio tra me e te». 45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come unastele. 46 Poi disse ai suoi parenti: «Raccogliete pietre», e quelli preseropietre e ne fecero un mucchio. Poi mangiarono là su quel mucchio. 47 Làbano lochiamò Iegar-Saaduta, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed. 48 Làbano disse:«Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te»; per questo lo chiamò Gal-Ed49 e anche Mizpa, perché disse: «Il Signore starà di vedetta tra me e te,quando noi non ci vedremo più l'un l'altro. 50 Se tu maltratterai le mie figliee se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, non un uomo sarà con noi, mabada, Dio sarà testimonio tra me e te». 51 Soggiunse Làbano a Giacobbe: «Eccoquesto mucchio ed ecco questa stele, che io ho eretta tra me e te. 52 Questomucchio è testimonio e questa stele è testimonio che io giuro di nonoltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassarequesto mucchio e questa stele dalla mia parte per fare il male. 53 Il Dio diAbramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi». Giacobbe giurò per ilTerrore di suo padre Isacco. 54 Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitòi suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sullemontagne.


32 1 Alla mattina per tempo Làbano si alzò, baciò i figli e le figlie e libenedisse. Poi partì e ritornò a casa.
2
Mentre Giacobbe continuava il viaggio, gli si fecero incontro gli angeli diDio. 3 Giacobbe al vederli disse: «Questo è l'accampamento di Dio» e chiamòquel luogo Macanaim.


Giacobbe prepara l'incontro con Esaù

4 Poi Giacobbe mandò avanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nel paesedi Seir, la campagna di Edom. 5 Diede loro questo comando: «Direte al miosignore Esaù: Dice il tuo servo Giacobbe: Sono stato forestiero presso Làbano evi sono restato fino ad ora. 6 Sono venuto in possesso di buoi, asini e greggi,di schiavi e schiave. Ho mandato ad informarne il mio signore, per trovaregrazia ai suoi occhi».
7
I messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: «Siamostati da tuo fratello Esaù; ora egli stesso sta venendoti incontro e ha con séquattrocento uomini». 8 Giacobbe si spaventò molto e si sentì angosciato;allora divise in due accampamenti la gente che era con lui, il gregge, gliarmenti e i cammelli. 9 Pensò infatti: «Se Esaù raggiunge un accampamento e lobatte, l'altro accampamento si salverà».
10
Poi Giacobbe disse: «Dio del miopadre Abramo e Dio del mio padre Isacco, Signore, che mi hai detto: Ritorna altuo paese, nella tua patria e io ti farò del bene, 11 io sono indegno di tuttala benevolenza e di tutta la fedeltà che hai usato verso il tuo servo. Con ilmio bastone soltanto avevo passato questo Giordano e ora sono divenuto tale daformare due accampamenti. 12 Salvami dalla mano del mio fratello Esaù, perchéio ho paura di lui: egli non arrivi e colpisca me e tutti, madre e bambini!13 Eppure tu hai detto: Ti farò del bene e renderò la tua discendenza come lasabbia del mare, tanto numerosa che non si può contare».
14
Giacobbe rimase inquel luogo a passare la notte. Poi prese, di ciò che gli capitava tra mano, diche fare un dono al fratello Esaù: 15 duecento capre e venti capri, duecentopecore e venti montoni, 16 trenta cammelle allattanti con i loro piccoli,quaranta giovenche e dieci torelli, venti asine e dieci asinelli. 17 Egliaffidò ai suoi servi i singoli branchi separatamente e disse loro: «Passatedavanti a me e lasciate un certo spazio tra un branco e l'altro». 18 Diedequesto ordine al primo: «Quando ti incontrerà Esaù, mio fratello, e tidomanderà: Di chi sei tu? Dove vai? Di chi sono questi animali che ti camminanodavanti?, 19 tu risponderai: Del tuo fratello Giacobbe: è un dono inviato almio signore Esaù; ecco egli stesso ci segue». 20 Lo stesso ordine diede ancheal secondo e anche al terzo e a quanti seguivano i branchi: «Queste parole voirivolgerete ad Esaù quando lo troverete; 21 gli direte: Anche il tuo servoGiacobbe ci segue». Pensava infatti: «Lo placherò con il dono che mi precede ein seguito mi presenterò a lui; forse mi accoglierà con benevolenza». 22 Cosìil dono passò prima di lui, mentr'egli trascorse quella notte nell'accampamento.


La lotta con Dio

23 Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, isuoi undici figli e passò il guado dello Iabbok. 24 Li prese, fece loro passareil torrente e fece passare anche tutti i suoi averi. 25 Giacobbe rimase solo eun uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. 26 Vedendo che nonriusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione delfemore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. 27 Queglidisse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non tilascerò, se non mi avrai benedetto!». 28 Gli domandò: «Come ti chiami?».Rispose: «Giacobbe». 29 Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele,perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». 30 Giacobbeallora gli chiese: «Dimmi il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi ilnome?». E qui lo benedisse.
31
Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché- disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva».32 Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuel e zoppicava all'anca. 33 Perquesto gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopral'articolazione del femore, perché quegli aveva colpito l'articolazione delfemore di Giacobbe nel nervo sciatico.


L'incontro con Esaù

33 1 Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù che aveva con séquattrocento uomini. Allora distribuì i figli tra Lia, Rachele e le due schiave;2 mise in testa le schiave con i loro figli, più indietro Lia con i suoi figlie più indietro Rachele e Giuseppe. 3 Egli passò davanti a loro e si prostròsette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello. 4 Ma Esaùgli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero.5 Poi alzò gli occhi e vide le donne e i fanciulli e disse: «Chi sono questicon te?». Rispose: «Sono i figli di cui Dio ha favorito il tuo servo». 6 Allorasi fecero avanti le schiave con i loro figli e si prostrarono. 7 Poi si feceroavanti anche Lia e i suoi figli e si prostrarono e infine si fecero avantiRachele e Giuseppe e si prostrarono.
8
Domandò ancora: «Che è tutta questacarovana che ho incontrata?». Rispose: «E' per trovar grazia agli occhi del miosignore». 9 Esaù disse: «Ne ho abbastanza del mio, fratello, resti per tequello che è tuo!». 10 Ma Giacobbe disse: «No, se ho trovato grazia ai tuoiocchi, accetta dalla mia mano il mio dono, perché appunto per questo io sonovenuto alla tua presenza, come si viene alla presenza di Dio, e tu mi haigradito. 11 Accetta il mio dono augurale che ti è stato presentato, perché Diomi ha favorito e sono provvisto di tutto!». Così egli insistette e quegliaccettò.


Giacobbe si separa da Esaù

12 Poi Esaù disse: «Leviamo l'accampamento e mettiamoci in viaggio: iocamminerò davanti a te». 13 Gli rispose: «Il mio signore sa che i fanciullisono delicati e che ho a mio carico i greggi e gli armenti che allattano: se siaffaticano anche un giorno solo, tutte le bestie moriranno. 14 Il mio signorepassi prima del suo servo, mentre io mi sposterò a tutto mio agio, al passo diquesto bestiame che mi precede e al passo dei fanciulli, finché arriverò pressoil mio signore a Seir». 15 Disse allora Esaù: «Almeno possa lasciare con te unaparte della gente che ho con me!». Rispose: «Ma perché? Possa io solo trovaregrazia agli occhi del mio signore!». 16 Così in quel giorno stesso Esaù ritornòsul suo cammino verso Seir.
17
Giacobbe invece si trasportò a Succot, dovecostruì una casa per sé e fece capanne per il gregge. Per questo chiamò quelluogo Succot.


Arrivo a Sichem

18 Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è nel paese diCanaan, quando tornò da Paddan-Aram e si accampò di fronte alla città. 19 Poiacquistò dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, quellaporzione di campagna dove aveva piantato la tenda. 20 Ivi eresse un altare e lochiamò «El, Dio d'Israele».


Violenza fatta a Dina

34 1 Dina, la figlia che Lia aveva partorita a Giacobbe, uscì a vedere le ragazzedel paese. 2 Ma la vide Sichem, figlio di Camor l'Eveo, principe di quel paese,e la rapì, si unì a lei e le fece violenza. 3 Egli rimase legato a Dina, figliadi Giacobbe; amò la fanciulla e le rivolse parole di conforto. 4 Poi disse aCamor suo padre: «Prendimi in moglie questa ragazza». 5 Intanto Giacobbe avevasaputo che quegli aveva disonorato Dina, sua figlia, ma i suoi figli erano incampagna con il suo bestiame. Giacobbe tacque fino al loro arrivo.


Accordo matrimoniale con i Sichemiti

6 Venne dunque Camor, padre di Sichem, da Giacobbe per parlare con lui.7 Quando i figli di Giacobbe tornarono dalla campagna, sentito l'accaduto, nefurono addolorati e s'indignarono molto, perché quelli aveva commesso un'infamiain Israele, unendosi alla figlia di Giacobbe: così non si doveva fare!8 Camor disse loro: «Sichem, mio figlio, è innamorato della vostra figlia;dategliela in moglie! 9 Anzi, alleatevi con noi: voi darete a noi le vostrefiglie e vi prenderete per voi le nostre figlie. 10 Abiterete con noi e ilpaese sarà a vostra disposizione; risiedetevi, percorretelo in lungo e in largoe acquistate proprietà in esso». 11 Poi Sichem disse al padre e ai fratelli dilei: «Possa io trovare grazia agli occhi vostri; vi darò quel che mi direte.12 Alzate pure molto a mio carico il prezzo nuziale e il valore del dono; vidarò quanto mi chiederete, ma datemi la giovane in moglie!».
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Allora i figli di Giacobbe risposero a Sichem e a suo padre Camor eparlarono con astuzia, perché quegli aveva disonorato la loro sorella Dina.14 Dissero loro: «Non possiamo fare questo, dare cioè la nostra sorella ad unuomo non circonciso, perché ciò sarebbe un disonore per noi. 15 Solo a questacondizione acconsentiremo alla vostra richiesta, se cioè voi diventerete comenoi, circoncidendo ogni vostro maschio. 16 Allora noi vi daremo le nostrefiglie e ci prenderemo le vostre, abiteremo con voi e diventeremo un solopopolo. 17 Ma se voi non ci ascoltate a proposito della nostra circoncisione,allora prenderemo la nostra figlia e ce ne andremo».
18
Le loro parole piacquero a Camor e a Sichem, figlio di Camor. 19 Il giovanenon indugiò ad eseguire la cosa, perché amava la figlia di Giacobbe; d'altraparte era il più onorato di tutto il casato di suo padre. 20 Vennero dunqueCamor e il figlio Sichem alla porta della loro città e parlarono agli uominidella città: 21 «Questi uomini sono gente pacifica: abitino pure con noi nelpaese e lo percorrano in lungo e in largo; esso è molto ampio per loro in ognidirezione. Noi potremo prendere per mogli le loro figlie e potremo dare a lorole nostre. 22 Ma solo ad una condizione questi uomini acconsentiranno adabitare con noi, a diventare un sol popolo: se cioè noi circoncidiamo ogninostro maschio come loro stessi sono circoncisi. 23 I loro armenti, la lororicchezza e tutto il loro bestiame non saranno forse nostri? Accontentiamolidunque e possano abitare con noi!». 24 Allora quanti avevano accesso alla portadella sua città ascoltarono Camor e il figlio Sichem: tutti i maschi, quantiavevano accesso alla porta della città, si fecero circoncidere.


Vendetta di Simeone e di Levi

25 Ma il terzo giorno, quand'essi erano sofferenti, i due figli di Giacobbe,Simeone e Levi, i fratelli di Dina, presero ciascuno una spada, entrarono nellacittà con sicurezza e uccisero tutti i maschi. 26 Passarono così a fil di spadaCamor e suo figlio Sichem, portarono via Dina dalla casa di Sichem e siallontanarono. 27 I figli di Giacobbe si buttarono sui cadaveri esaccheggiarono la città, perché quelli avevano disonorato la loro sorella.28 Presero così i loro greggi e i loro armenti, i loro asini e quanto era nellacittà e nella campagna. 29 Portarono via come bottino tutte le loro ricchezze,tutti i loro bambini e le loro donne e saccheggiarono quanto era nelle case.
30
Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: «Voi mi avete messo in difficoltà,rendendomi odioso agli abitanti del paese, ai Cananei e ai Perizziti, mentre ioho pochi uomini; essi si raduneranno contro di me, mi vinceranno e io saròannientato con la mia casa». 31 Risposero: «Si tratta forse la nostra sorellacome una prostituta?».


Giacobbe a Betel

35 1 Dio disse a Giacobbe: «Alzati, và a Betel e abita là; costruisci in quelluogo un altare al Dio che ti è apparso quando fuggivi Esaù, tuo fratello».2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: «Eliminategli dei stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti. 3 Poialziamoci e andiamo a Betel, dove io costruirò un altare al Dio che mi haesaudito al tempo della mia angoscia e che è stato con me nel cammino che hopercorso». 4 Essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dei stranieri chepossedevano e i pendenti che avevano agli orecchi; Giacobbe li sotterrò sotto laquercia presso Sichem.
5
Poi levarono l'accampamento e un terrore molto forte assalì i popoli chestavano attorno a loro, così che non inseguirono i figli di Giacobbe.
6
Giacobbe e tutta la gente ch'era con lui arrivarono a Luz, cioè Betel, che ènel paese di Canaan. 7 Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo«El-Betel», perché là Dio gli si era rivelato, quando sfuggiva al fratello.8 Allora morì Dèbora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al disotto di Betel,ai piedi della quercia, che perciò si chiamò Quercia del Pianto.
9
Dio apparve un'altra volta a Giacobbe, quando tornava da Paddan-Aram, e lobenedisse. 10 Dio gli disse:«Il tuo nome è Giacobbe.Non ti chiamerai più Giacobbe,ma Israele sarà il tuo nome».Così lo si chiamò Israele. 11 Dio gli disse:«Io sono Dio onnipotente.Sii fecondo e diventa numeroso,popolo e assemblea di popoliverranno da te,re usciranno dai tuoi fianchi.12 Il paese che ho concessoad Abramo e a Isaccodarò a tee alla tua stirpe dopo di tedarò il paese».13 Dio scomparve da lui, nel luogo dove gli aveva parlato.
14
Allora Giacobbeeresse una stele, dove gli aveva parlato, una stele di pietra, e su di essa feceuna libazione e versò olio. 15 Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gliaveva parlato.


Nascita di Beniamino e morte di Rachele

16 Poi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di camminoper arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile.17 Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere: anche questoè un figlio!». 18 Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essalo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino. 19 Così Rachele morì e fusepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme. 20 Giacobbe eresse sullasua tomba una stele. Questa stele della tomba di Rachele esiste fino ad oggi.


Incesto di Ruben

21 Poi Israele levò l'accampamento e piantò la tenda al di là di Migdal-Eder.22 Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò a unirsi con Bila,concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.I figli di Giacobbe furono dodici.


I dodici figli di Giacobbe

23 I figli di Lia: il primogenito diGiacobbe, Ruben, poi Simeone, Levi, Giuda, Issacar e Zàbulon. 24 I figli diRachele: Giuseppe e Beniamino. 25 I figli di Bila, schiava di Rachele: Dan eNèftali. 26 I figli di Zilpa, schiava di Lia: Gad e Aser. Questi sono i figlidi Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram.


Morte di Isacco

27 Poi Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, a Kiriat-Arba, cioè Ebron,dove Abramo e Isacco avevano soggiornato come forestieri. 28 Isacco raggiunsel'età di centottat'anni. 29 Poi Isacco spirò, morì e si riunì al suo parentado,vecchio e sazio di giorni. Lo seppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe.


Mogli e figli di Esaù in Canaan

36 1 Questa è la discendenza di Esaù, cioè Edom. 2 Esaù prese le mogli tra lefiglie dei Cananei: Ada, figlia di Elon, l'Hittita; Oolibama, figlia di Ana,figlio di Zibeon, l'Hurrita; 3 Basemat, figlia di Ismaele, sorella di Nebaiòt.4 Ada partorì ad Esaù Elifaz, Basemat partorì Reuel, 5 Oolibama partorì Ieus,Iaalam e Core. Questi sono i figli di Esaù, che gli nacquero nel paese diCanaan.


Migrazione di Esaù

6 Poi Esaù prese le mogli e i figli e le figlie e tutte le persone della suacasa, il suo gregge e tutto il suo bestiame e tutti i suoi beni che avevaacquistati nel paese di Canaan e andò nel paese di Seir, lontano dal fratelloGiacobbe. 7 Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi perché essipotessero abitare insieme e il territorio, dove essi soggiornavano, non potevasostenerli per causa del loro bestiame. 8 Così Esaù si stabilì sulle montagnedi Seir. Ora Esaù è Edom.


Discendenza di Esaù in Seir

9 Questa è la discendenza di Esaù, padre degli Idumei, nelle montagne di Seir.10 Questi sono i nomi dei figli di Esaù: Elifaz, figlio di Ada, moglie di Esaù;Reuel, figlio di Basemat, moglie di Esaù. 11 I figli di Elifaz furono: Teman,Omar, Zefo, Gatam, Kenaz. 12 Elifaz, figlio di Esaù, aveva per concubina Timna,la quale ad Elifaz partorì Amalek. Questi sono i figli di Ada, moglie di Esaù.13 Questi sono i figli di Reuel: Naat e Zerach, Samma e Mizza. Questi furono ifigli di Basemat, moglie di Esaù. 14 Questi furono i figli di Oolibama, mogliedi Esaù, figlia di Ana, figlio di Zibeon; essa partorì a Esaù Ieus, Iaalam eCore.


I capi di Edom

15 Questi sono i capi dei figli di Esaù: i figli di Elifaz primogenito di Esaù:il capo di Teman, il capo di Omar, il capo di Zefo, il capo di Kenaz, 16 ilcapo di Core, il capo di Gatam, il capo di Amalek. Questi sono i capi di Elifaznel paese di Edom: questi sono i figli di Ada.17 Questi i figli di Reuel, figlio di Esaù: il capo di Naat, il capo di Zerach,il capo di Samma, il capo di Mizza. Questi sono i capi di Reuel nel paese diEdom; questi sono i figli di Basemat, moglie di Esaù.18 Questi sono i figli di Oolibama, moglie di Esaù: il capo di Ieus, il capo diIaalam, il capo di Core. Questi sono i capi di Oolibama, figlia di Ana, mogliedi Esaù.19 Questi sono i figli di Esaù e questi i loro capi. Egli è Edom.


Discendenza di Seir l'Hurrita

20 Questi sono i figli di Seir l'Hurrita, che abitano il paese: Lotan, Sobal,Zibeon, Ana, 21 Dison, Eser e Disan. Questi sono i capi degli Hurriti, figli diSeir, nel paese di Edom. 22 I figli di Lotan furono Ori e Emam e la sorella diLotan era Timna. 23 I figli di Sobal sono Alvan, Manacat, Ebal, Sefo e Onam.24 I figli di Zibeon sono Aia e Ana; questo è l'Ana che trovò le sorgenti caldenel deserto, mentre pascolava gli asini del padre Zibeon. 25 I figli di Anasono Dison e Oolibama, figlia di Ana. 26 I figli di Dison sono Emdam, Esban,Itran e Cheran. 27 I figli di Eser sono Bilan, Zaavan e Akan. 28 I figli diDisan sono Uz e Aran. 29 Questi sono i capi degli Hurriti: il capo di Lotan, ilcapo di Sobal, il capo di Zibeon, il capo di Ana, 30 il capo di Dison, il capodi Eser, il capo di Disan. Questi sono i capi degli Hurriti, secondo le lorotribù nel paese di Seir.


I re di Edom

31 Questi sono i re che regnarono nel paese di Edom, prima che regnasse un redegli Israeliti. 32 Regnò dunque in Edom Bela, figlio di Beor, e la sua cittàsi chiama Dinaba. 33 Poi morì Bela e regnò al suo posto Iobab, figlio diZerach, da Bosra. 34 Poi morì Iobab e regnò al suo posto Usam, del territoriodei Temaniti. 35 Poi morì Usam e regnò al suo posto Adad, figlio di Bedad,colui che vinse i Madianiti nelle steppe di Moab; la sua città si chiama Avit.36 Poi morì Adad e regnò al suo posto Samla da Masreka. 37 Poi morì Samla eregnò al suo posto Saul da Recobot-Naar. 38 Poi morì Saul e regnò al suo postoBaal-Canan, figlio di Acbor. 39 Poi morì Baal-Canan, figlio di Acbor, e regnòal suo posto Adar: la sua città si chiama Pau e la moglie si chiamava Meetabel,figlia di Matred, da Me-Zaab.


Ancora i capi di Edom

40 Questi sono i nomi dei capi di Esaù, secondo le loro famiglie, le lorolocalità, con i loro nomi: il capo di Timna, il capo di Alva, il capo di Ietet,41 il capo di Oolibama, il capo di Ela, il capo di Pinon, 42 il capo di Kenan,il capo di Teman, il capo di Mibsar, 43 il capo di Magdiel, il capo di Iram. Questi sono i capi di Edom secondo le loro sedi nel territorio di loroproprietà. E' appunto questo Esaù il padre degli Idumei.



Genèse (CEI) 29