Sirac (CEI) 38

38 1 Onora il medico come si deve secondo il bisogno, anch'egli è stato creato dal Signore.
2
Dall'Altissimo viene la guarigione, anche dal re egli riceve doni.
3
La scienza del medico lo fa procedere a testa alta, egli è ammirato anche tra i grandi.
4
Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza.
5
L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno, per rendere evidente la potenza di lui?
6
Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie.
7
Con esse il medico cura ed elimina il dolore e il farmacista prepara le miscele.
8
Non verranno meno le sue opere! Da lui proviene il benessere sulla terra.
9
Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà.
10
Purìficati, lavati le mani; monda il cuore da ogni peccato.
11
Offri incenso e un memoriale di fior di farina e sacrifici pingui secondo le tue possibilità.
12
Fà poi passare il medico - il Signore ha creato anche lui - non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno.
13
Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani.
14
Anch'essi pregano il Signore perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita.
15
Chi pecca contro il proprio creatore cada nelle mani del medico.


Il lutto

16 Figlio, versa lacrime sul morto, e come uno che soffre crudelmente inizia il lamento; poi seppelliscine il corpo secondo il suo rito e non trascurare la sua tomba.
17
Piangi amaramente e alza il tuo lamento, il lutto sia proporzionato alla sua dignità, un giorno o due, per prevenire le dicerie, quindi consòlati del tuo dolore.
18
Difatti il dolore precede la morte, il dolore del cuore logora la forza.
19
In una disgrazia resta a lungo il dolore, una vita di miseria è dura al cuore.
20
Non abbandonare il tuo cuore al dolore; scaccialo pensando alla tua fine.
21
Non dimenticare: non ci sarà infatti ritorno; al morto non gioverai e farai del male a te stesso.
22
Ricòrdati della mia sorte che sarà anche la tua: «Ieri a me e oggi a te».
23
Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo ricordo; consòlati di lui, ora che il suo spirito è partito.


Lavori manuali

24 La sapienza dello scriba si deve alle sue ore di quiete; chi ha poca attività diventerà saggio.
25
Come potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro e si vanta di brandire un pungolo? Spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro e parla solo di vitelli?
26
Pone la sua mente a tracciare solchi, non dorme per dare il foraggio alle giovenche.
27
Così ogni artigiano e ogni artista che passa la notte come il giorno: quelli che incidono incisioni per sigilli e con pazienza cercano di variare l'intaglio; pongono mente a ritrarre bene il disegno e stanno svegli per terminare il lavoro.
28
Così il fabbro siede davanti all'incudine ed è intento ai lavori del ferro: la vampa del fuoco gli strugge le carni, e col calore del fornello deve lottare; il rumore del martello gli assorda gli orecchi, i suoi occhi sono fissi al modello dell'oggetto, è tutto preoccupato per finire il suo lavoro, sta sveglio per rifinirlo alla perfezione.
29
Così il vasaio seduto al suo lavoro gira con i piedi la ruota, è sempre in ansia per il suo lavoro; tutti i suoi gesti sono calcolati.
30
Con il braccio imprime una forma all'argilla, mentre con i piedi ne piega la resistenza; è preoccupato per una verniciatura perfetta, sta sveglio per pulire il fornello.
31
Tutti costoro hanno fiducia nelle proprie mani; ognuno è esperto nel proprio mestiere.
32
Senza di loro sarebbe impossibile costruire una città; gli uomini non potrebbero né abitarvi né circolare.
33
Ma essi non sono ricercati nel consiglio del popolo, nell'assemblea non hanno un posto speciale, non siedono sul seggio del giudice, non conoscono le disposizioni del giudizio.
34
Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto, non compaiono tra gli autori di proverbi; ma sostengono le cose materiali, e la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere.


Lo scriba

39 1 Differente è il caso di chi si applica e medita la legge dell'Altissimo. Egli indaga la sapienza di tutti gli antichi, si dedica allo studio delle profezie.
2
Conserva i detti degli uomini famosi, penetra le sottigliezze delle parabole,
3
indaga il senso recondito dei proverbi e s'occupa degli enigmi delle parabole.
4
Svolge il suo compito fra i grandi, è presente alle riunioni dei capi, viaggia fra genti straniere, investigando il bene e il male in mezzo agli uomini.
5
Di buon mattino rivolge il cuore al Signore, che lo ha creato, prega davanti all'Altissimo, apre la bocca alla preghiera, implora per i suoi peccati.
6
Se questa è la volontà del Signore grande, egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza, come pioggia effonderà parole di sapienza, nella preghiera renderà lode al Signore.
7
Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza, mediterà sui misteri di Dio.
8
Farà brillare la dottrina del suo insegnamento, si vanterà della legge dell'alleanza del Signore.
9
Molti loderanno la sua intelligenza, egli non sarà mai dimenticato, non scomparirà il suo ricordo, il suo nome vivrà di generazione in generazione.
10
I popoli parleranno della sua sapienza, l'assemblea proclamerà le sue lodi.
11
Finché vive, lascerà un nome più noto di mille, quando muore, avrà gia fatto abbastanza per sé. Invito a lodare Dio
12
Esporrò ancora le mie riflessioni, ne sono pieno come la luna a metà mese.
13
Ascoltatemi, figli santi, e crescete come una pianta di rose su un torrente.
14
Come incenso spandete un buon profumo, fate fiorire fiori come il giglio, spargete profumo e intonate un canto di lode; benedite il Signore per tutte le opere sue.
15
Magnificate il suo nome; proclamate le sue lodi con i vostri canti e le vostre cetre; così direte nella vostra lode:
16
«Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore! Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!». Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?». Tutte le cose saranno indagate a suo tempo.
17
Alla sua parola l'acqua si ferma come un cumulo, a un suo detto si aprono i serbatoi delle acque.
18
A un suo comando si realizza quanto egli vuole; nessuno può ostacolare il suo aiuto.
19
Ogni azione umana è davanti a lui, non è possibile nascondersi ai suoi occhi.
20
Il suo sguardo passa da un'eternità all'altra, nulla è straordinario davanti a lui.
21
Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?» poiché tutte le cose sono state create per un fine.
22
La sua benedizione si diffonde come un fiume e irriga come un'inondazione la terra.
23
Così le genti sperimenteranno la sua ira, come trasformò le acque in deserto salato.
24
Le sue vie sono diritte per i santi, ma per gli empi piene di inciampi.
25
I beni per i buoni furon creati sin da principio, ma anche i mali per i peccatori.
26
Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito.
27
Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali.
28
Ci sono venti creati per castigo, e nella loro furia rafforzano i loro flagelli; quando verrà la fine, scateneranno violenza, e placheranno lo sdegno del loro creatore.
29
Fuoco, grandine, fame e morte son tutte cose create per il castigo.
30
Denti delle fiere, scorpioni e vipere, e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.
31
Esulteranno al comando divino; sono pronte sulla terra per tutti i bisogni. A tempo opportuno non trasgrediranno la parola.
32
Per questo ero convinto fin dal principio, vi ho riflettuto e l'ho messo per iscritto:
33
«Tutte le opere del Signore sono buone; egli provvederà tutto a suo tempo».
34
Non c'è da dire: «Questo è peggiore di quello», a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.
35
Ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca e benedite il nome del Signore.


Miseria dell'uomo

40 1 Una sorte penosa è disposta per ogni uomo, un giogo pesante grava sui figli di Adamo, dal giorno della loro nascita dal grembo materno al giorno del loro ritorno alla madre comune.
2
Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro cuore offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno della fine.
3
Da chi siede su un trono glorioso fino al misero che giace sulla terra e sulla cenere;
4
da chi indossa porpora e corona fino a chi è ricoperto di panno grossolano, non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione, paura della morte, contese e liti.
5
Durante il riposo nel letto il sogno notturno turba le sue cognizioni.
6
Per un poco, un istante, riposa; quindi nel sonno, come in un giorno di guardia, è sconvolto dai fantasmi del suo cuore, come chi è scampato da una battaglia.
7
Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia, meravigliandosi dell'irreale timore.
8
E' sorte di ogni essere vivente, dall'uomo alla bestia, ma per i peccatori sette volte tanto:
9
morte, sangue, contese, spada, disgrazie, fame, calamità, flagelli.
10
Questi mali sono stati creati per i malvagi, per loro causa si ebbe anche il diluvio.
11
Quanto è dalla terra alla terra ritorna; quanto è dalle acque rifluisce nel mare.


Massime diverse

12 Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno, mentre la lealtà resterà sempre.
13
Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un torrente, come un grande tuono rimbomba via durante la pioggia.
14
Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà, così i trasgressori cadranno in rovina.
15
La stirpe degli empi non aumenterà i suoi rami, le radici impure saranno sopra una pietra dura.
16
Il giunco su ogni corso d'acqua e sugli argini di un fiume sarà tagliato prima di ogni altra erba.
17
La bontà è come un giardino di benedizioni, la misericordia dura sempre.
18
La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore sarà dolce, ma più ancora lo sarà per chi trova un tesoro.
19
I figli e la fondazione di una città assicurano un nome, ma più ancora sarà stimata una donna senza macchia.
20
Vino e musica rallegrano il cuore, ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza.
21
Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto, ma più ancora di essi una voce soave.
22
L'occhio desidera grazia e bellezza, ma più ancora di esse il verde dei campi.
23
Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno, ma più ancora di essi moglie e marito.
24
I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione, ma più ancora salverà la carità.
25
Oro e argento rendono sicuro il piede, ma ancora di più si apprezza un consiglio.
26
Ricchezze e potenza sollevano il cuore, ma più ancora di esse il timore del Signore. Con il timore del Signore non manca nulla; con esso non c'è bisogno di cercare aiuto.
27
Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni; la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria. Mendicità
28
Figlio, non vivere da mendicante. E' meglio morire che mendicare.
29
Un uomo che guarda alla tavola altrui ha una vita che non si può chiamar tale. Si contaminerà con cibi stranieri; l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
30
Nella bocca sarà dolce il mendicare per un impudente, ma nel suo ventre brucerà come fuoco.


La morte

41 1 O morte, come è amaro il tuo pensiero per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, ancora in grado di gustare il cibo!
2
O morte, è gradita la tua sentenza all'uomo indigente e privo di forze, vecchio decrepito e preoccupato di tutto, al ribelle che ha perduto la pazienza!
3
Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori.
4
Questo è il decreto del Signore per ogni uomo; perché ribellarsi al volere dell'Altissimo? Siano dieci, cento, mille anni; negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita. Destino degli empi
5
Figli abominevoli sono i figli dei peccatori, una stirpe empia è nella dimora dei malvagi.
6
L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina, con la loro discendenza continuerà il disonore.
7
Contro un padre empio imprecano i figli, perché sono disprezzati a causa sua.
8
Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonato la legge di Dio altissimo!
9
Quando nascete, nascete per la maledizione; quando morite, erediterete la maledizione.
10
Quanto è dalla terra ritornerà alla terra, così gli empi dalla maledizione alla distruzione.
11
Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri, il nome non buono dei peccatori sarà cancellato.
12
Abbi cura del nome, perché esso ti resterà più di mille grandi tesori d'oro.
13
I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome dura sempre.


La vergogna

14 Figli, custodite l'istruzione in pace; ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, l'una e l'altro a che servono?
15
Meglio chi nasconde la sua stoltezza di chi nasconde la sua sapienza.
16
Pertanto provate vergogna in vista della mia parola, perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna; non tutti stimano secondo verità tutte le cose.
17
Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre della menzogna davanti a un capo e a un potente,
18
del delitto davanti a un giudice e a un magistrato, dell'empietà davanti all'assemblea del popolo,
19
della slealtà davanti al compagno e all'amico, del furto nell'ambiente in cui ti trovi,
20
di venir meno al giuramento e all'alleanza, di piegare i gomiti sul pane,
21
del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato, di non rispondere a quanti salutano,
22
dello sguardo su una donna scostumata, del rifiuto fatto a un parente,
23
dell'appropriazione di eredità o donazione, del desiderio per una donna sposata,
24
della relazione con la sua schiava, - non accostarti al suo letto -
25
delle parole ingiuriose davanti agli amici - dopo aver donato, non offendere -
26
della ripetizione di quanto hai udito e della rivelazione di notizie segrete.
27
Allora sarai veramente pudico e troverai grazia presso chiunque.


42 1 Non ti vergognare delle cose seguenti e non peccare per rispetto umano:
2
della legge dell'Altissimo né dell'alleanza, della sentenza per assolvere l'empio,
3
dei conti con il socio e con i compagni di viaggio, del dono di un'eredità agli amici,
4
dell'esattezza della bilancia e dei pesi, dell'acquisto di molte o poche cose,
5
della contrattazione sul prezzo con i commercianti, della frequente correzione dei figli e del far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.
6
Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo, dove ci sono troppe mani usa la chiave.
7
Qualunque cosa depositi, contala e pesala; il dare e l'avere sia tutto per iscritto.
8
Non vergognarti di correggere l'insensato e lo stolto e il vecchio decrepito che disputa con i giovani; sarai così veramente assennato e approvato da ogni vivente.


Affanni di un padre per sua figlia

9 Una figlia è per il padre un'inquietudine segreta, la preoccupazione per lei allontana il sonno: nella sua giovinezza, perché non sfiorisca, una volta accasata, perché non sia ripudiata.
10
Finché è ragazza, si teme che sia sedotta e che resti incinta nella casa paterna; quando è con un marito, che cada in colpa, quando è accasata, che sia sterile.
11
Su una figlia indocile rafforza la vigilanza, perché non ti renda scherno dei nemici, oggetto di chiacchiere in città e favola della gente, sì da farti vergognare davanti a tutti. Le donne
12
Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo, non segga a ciarlare insieme con le altre donne,
13
perché dagli abiti esce fuori la tignola e dalla donna malizia di donna.
14
Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna, una donna che porta vergogna fino allo scherno.


II. LA GLORIA DI DIO

1. NELLA NATURA

15 Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quanto ho visto. Con le parole del Signore sono state create le sue opere.
16
Il sole con il suo splendore illumina tutto, della gloria del Signore è piena la sua opera.
17
Neppure i santi del Signore sono in grado di narrare tutte le sue meraviglie, ciò che il Signore onnipotente ha stabilito perché l'universo stesse saldo a sua gloria.
18
Egli scruta l'abisso e il cuore e penetra tutti i loro segreti. L'Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi,
19
annunziando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste.
20
Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta.
21
Ha ordinato le meraviglie della sua sapienza, poiché egli è da sempre e per sempre. Nulla può essergli aggiunto e nulla tolto, non ha bisogno di alcun consigliere.
22
Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare.
23
Tutte queste cose vivono e resteranno per sempre in tutte le circostanze e tutte gli obbediscono.
24
Tutte sono a coppia, una di fronte all'altra, egli non ha fatto nulla di incompleto.
25
L'una conferma i meriti dell'altra, chi si sazierà nel contemplare la sua gloria?


Il sole

43 1 Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento, spettacolo celeste in una visione di gloria!
2
Il sole mentre appare nel suo sorgere proclama: «Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo!».
3
A mezzogiorno dissecca la terra, e di fronte al suo calore chi può resistere?
4
Si soffia nella fornace per ottenere calore, il sole brucia i monti tre volte tanto; emettendo vampe di fuoco, facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi.
5
Grande è il Signore che l'ha creato e con la parola ne affretta il rapido corso.


La luna

6 Anche la luna sempre puntuale nelle sue fasi regola i mesi e determina il tempo.
7
Dalla luna dipende l'indicazione delle feste, luminare che decresce fino alla sua scomparsa.
8
Da essa il mese prende nome, mirabilmente crescendo secondo le fasi. E' un'insegna per le milizie nell'alto splendendo nel firmamento del cielo. Le stelle
9
Bellezza del cielo la gloria degli astri, ornamento splendente nelle altezze del Signore.
10
Si comportano secondo gli ordini del Santo, non si stancano al loro posto di sentinelle.


L'arcobaleno

11 Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto, è bellissimo nel suo splendore.
12
Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l'hanno teso le mani dell'Altissimo.


Le meraviglie della natura

13 Con un comando invia la neve, fa guizzare i fulmini del suo giudizio.
14
Così si aprono i depositi e le nubi volano via come uccelli.
15
Con potenza condensa le nubi, che si polverizzano in chicchi di grandine.
16
a Al suo apparire sussultano i monti;
17
a il rumore del suo tuono fa tremare la terra.16 b Secondo il suo volere soffia lo scirocco,17 b così anche l'uragano del nord e il turbine di vento.
18
Fa scendere la neve come uccelli che si posano, come cavallette che si posano è la sua discesa; l'occhio ammira la bellezza del suo candore e il cuore stupisce nel vederla fioccare.
19
Riversa sulla terra la brina come il sale, che gelandosi forma come tante punte di spine.
20
Soffia la gelida tramontana, sull'acqua si condensa il ghiaccio; esso si posa sull'intera massa d'acqua, che si riveste come di corazza.
21
Inaridisce i monti e brucia il deserto; divora l'erba come un fuoco.
22
Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso, l'arrivo della rugiada ristora dal caldo.
23
Dio con la sua parola ha domato l'abisso e vi ha piantato isole.
24
I naviganti parlano dei pericoli del mare, a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;
25
là ci sono anche cose singolari e stupende, esseri viventi di ogni specie e mostri marini.
26
Per lui il messaggero cammina facilmente, tutto procede secondo la sua parola.
27
Potremmo dir molte cose e mai finiremmo; ma per concludere: «Egli è tutto!».
28
Come potremmo avere la forza per lodarlo? Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere.
29
Il Signore è terribile e molto grande, e meravigliosa è la sua potenza.
30
Nel glorificare il Signore esaltatelo quanto potete, perché ancora più alto sarà. Nell'innalzarlo moltiplicate la vostra forza, non stancatevi, perché mai finirete.
31
Chi lo ha contemplato e lo descriverà? Chi può magnificarlo come egli è?
32
Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste; noi contempliamo solo poche delle sue opere.
33
Il Signore infatti ha creato ogni cosa, ha dato la sapienza ai pii.


2. NELLA STORIA

L'elogio degli antenati

44 1 Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati per generazione.
2
Il Signore ha profuso in essi la gloria, la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli.
3
Signori nei loro regni, uomini rinomati per la loro potenza; consiglieri per la loro intelligenza e annunziatori nelle profezie.
4
Capi del popolo con le loro decisioni e con l'intelligenza della sapienza popolare; saggi discorsi erano nel loro insegnamento.
5
Inventori di melodie musicali e compositori di canti poetici.
6
Uomini ricchi dotati di forza, vissuti in pace nelle loro dimore.
7
Tutti costoro furono onorati dai contemporanei, furono un vanto ai loro tempi.
8
Di loro alcuni lasciarono un nome, che ancora è ricordato con lode.
9
Di altri non sussiste memoria; svanirono come se non fossero esistiti; furono come se non fossero mai stati, loro e i loro figli dopo di essi.
10
Invece questi furono uomini virtuosi, i cui meriti non furono dimenticati.
11
Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità, i loro nipoti.
12
La loro discendenza resta fedele alle promesse e i loro figli in grazia dei padri.
13
Per sempre ne rimarrà la discendenza e la loro gloria non sarà offuscata.
14
I loro corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome vive per sempre.
15
I popoli parlano della loro sapienza, l'assemblea ne proclama le lodi.


Enoch

16 Enoch piacque al Signore e fu rapito, esempio istruttivo per tutte le generazioni.


Noè

17 Noè fu trovato perfetto e giusto, al tempo dell'ira fu riconciliazione; per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra, quando avvenne il diluvio.
18
Alleanze eterne furono stabilite con lui, perché non fosse distrutto ogni vivente con il diluvio.


Abramo

19 Abramo fu grande antenato di molti popoli, nessuno ci fu simile a lui nella gloria.
20
Egli custodì la legge dell'Altissimo, con lui entrò in alleanza. Stabilì questa alleanza nella propria carne e nella prova fu trovato fedele.
21
Per questo Dio gli promise con giuramento di benedire i popoli nella sua discendenza, di moltiplicarlo come la polvere della terra, di innalzare la sua discendenza come gli astri e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare, dal fiume fino all'estremità della terra.


Isacco e Giacobbe

22 Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa a causa di Abramo suo padre.
23
Dio fece posare sulla testa di Giacobbe la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza; lo confermò nelle sue benedizioni, a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie parti, assegnandole alle dodici tribù.


Mosè

45 1 Da lui fece sorgere un uomo di pietà, che riscosse una stima universale e fu amato da Dio e dagli uomini: Mosè, il cui ricordo è benedizione.
2
Lo rese glorioso come i santi e lo rese grande a timore dei nemici.
3
Per la sua parola fece cessare i prodigi e lo glorificò davanti ai re; gli diede autorità sul suo popolo e gli mostrò una parte della sua gloria.
4
Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine; lo scelse fra tutti i viventi.
5
Gli fece udire la sua voce; lo introdusse nella nube oscura e gli diede a faccia a faccia i comandamenti, legge di vita e di intelligenza, perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza, i suoi decreti a Israele.


Aronne

6 Egli innalzò Aronne, santo come lui, suo fratello, della tribù di Levi.
7
Stabilì con lui un'alleanza perenne e gli diede il sacerdozio tra il popolo. Lo onorò con splendidi ornamenti e gli fece indossare una veste di gloria.
8
Lo rivestì con tutta la magnificenza, lo adornò con paramenti maestosi: calzoni, tunica e manto.
9
All'orlo della sua veste pose melagrane, e numerosi campanelli d'oro all'intorno, che suonassero al muovere dei suoi passi, diffondendo il tintinnio nel tempio, come richiamo per i figli del suo popolo.
10
L'ornò con una veste sacra, d'oro, violetto e porpora, capolavoro di ricamo; con il pettorale del giudizio, con i segni della verità, e con tessuto di lino scarlatto, capolavoro di artista;
11
con pietre preziose, incise come sigilli, su castoni d'oro, capolavoro di intagliatore, quale memoriale con le parole incise secondo il numero delle tribù di Israele.
12
Sopra il turbante gli pose una corona d'oro con incisa l'iscrizione sacra, insegna d'onore, lavoro stupendo, ornamento delizioso per gli occhi.
13
Prima di lui non si erano viste cose simili, mai un estraneo le ha indossate; esse sono riservate solo ai suoi figli e ai suoi discendenti per sempre.
14
I suoi sacrifici vengono tutti bruciati, due volte al giorno, senza interruzione.
15
Mosè lo consacrò e l'unse con l'olio santo. Costituì un'alleanza perenne per lui e per i suoi discendenti, finché dura il cielo: quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio e benedire il popolo nel nome del Signore.
16
Il Signore lo scelse tra tutti i viventi perché gli offrisse sacrifici, incenso e profumo come memoriale e perché compisse l'espiazione per il suo popolo.
17
Gli affidò i suoi comandamenti, il potere sulle prescrizioni del diritto, perché insegnasse a Giacobbe i decreti e illuminasse Israele nella sua legge.
18
Contro di lui insorsero uomini estranei e furono gelosi di lui nel deserto; erano gli uomini di Datan e di Abiron e quelli della banda di Core, furiosi e violenti.
19
Il Signore vide e se ne indignò; essi finirono annientati nella furia della sua ira. Egli compì prodigi a loro danno per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
20
E aumentò la gloria di Aronne, gli assegnò un patrimonio, gli riservò le primizie dei frutti, dandogli innanzi tutto pane in abbondanza.
21
Si nutrono infatti delle vittime offerte al Signore che egli ha assegnato ad Aronne e ai suoi discendenti.
22
Tuttavia non ha un patrimonio nel paese del popolo, non c'è porzione per lui in mezzo al popolo, perché il Signore è la sua parte e la sua eredità.


Pincas

23 Pincas, figlio di Eleazaro, fu il terzo nella gloria per il suo zelo nel timore del Signore per la sua fermezza quando il popolo si ribellò, egli infatti intervenne con generoso coraggio e placò Dio in favore di Israele.
24
Per questo fu stabilita con lui un'alleanza di pace, perché presiedesse al santuario e al popolo; così a lui e alla sua discendenza fu riservata la dignità del sacerdozio per sempre.
25
Ci fu anche un'alleanza con Davide, figlio di Iesse, della tribù di Giuda; la successione reale dal padre a uno solo dei figli, la successione di Aronne, a tutta la sua discendenza.
26
Vi infonda Dio sapienza nel cuore per governare il popolo con giustizia, perché non scompaiano le virtù dei padri e la loro gloria nelle varie generazioni.


Giosuè

46 1 Valoroso in guerra Giosuè figlio di Nun, successore di Mosè nell'ufficio profetico; egli, secondo il significato del suo nome, fu grande per la salvezza degli eletti di Dio, compiendo la vendetta contro i nemici insorti, per assegnare il possesso a Israele.
2
Come era glorioso quando alzava le braccia e brandiva la spada contro le città!
3
Chi prima di lui era stato così saldo? Egli guidava le guerre del Signore.
4
Al suo comando non si arrestò forse il sole e un giorno divenne lungo come due?
5
Egli invocò l'Altissimo sovrano, mentre i nemici lo premevano da ogni parte; lo esaudì il Signore onnipotente scagliando chicchi di grandine di grande potenza.
6
Egli piombò sul popolo nemico e nella discesa distrusse gli avversari, perché le genti conoscessero la sua forza e che il loro avversario era il Signore.


Caleb

7 Rimase infatti fedele all'Onnipotente e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa con Caleb, figlio di Iefunne, opponendosi all'assemblea, impedendo che il popolo peccasse e dominando le maligne mormorazioni.
8
Questi due soli si salvarono fra i seicentomila fanti, per introdurre Israele nella sua eredità, nella terra in cui scorrono latte e miele.
9
Il Signore concesse a Caleb una forza che l'assistette sino alla vecchiaia, perché raggiungesse le alture del paese, che la sua discendenza potè conservare in eredità,
10
sì che tutti gli Israeliti sapessero che è bene seguire il Signore.


I Giudici

11 Quanto ai Giudici, ciascuno con il suo nome, coloro il cui cuore non commise infedeltà né si allontanarono dal Signore, sia il loro ricordo in benedizione!
12
Le loro ossa rifioriscano dalle tombe e il loro nome si perpetui sui figli, poiché essi sono gia glorificati.


Samuele

13 Samuele, amato dal suo Signore, di cui fu profeta, istituì la monarchia e consacrò i principi del suo popolo.
14
Secondo la legge del Signore governò la comunità e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe.
15
Per la sua fedeltà si dimostrò profeta, con le parole fu riconosciuto veggente verace.
16
Egli invocò il Signore onnipotente, quando i nemici lo premevano all'intorno, con l'offerta di un agnello da latte.
17
Il Signore tuonò dal cielo; con grande fragore fece udire la voce,
18
sterminò i capi dei nemici e tutti i principi dei Filistei.
19
Prima dell'ora del suo eterno sonno, così attestò davanti al Signore e al suo Messia: «Denari e neanche dei sandali, da alcun vivente ho accettato» e nessuno potè contraddirlo.
20
Perfino dopo la sua morte profetizzò, predicendo al re la sua fine; anche dal sepolcro levò ancora la voce per allontanare in una profezia l'iniquità dal popolo.


Natan

47 1 Dopo di questi sorse Natan, per profetizzare al tempo di Davide.


Davide

2 Come il grasso si preleva nel sacrificio pacifico, così Davide dagli Israeliti.
3
Egli scherzò con leoni quasi fossero capretti, con gli orsi quasi fossero agnelli.
4
Nella giovinezza non ha forse ucciso il gigante e cancellata l'ignominia dal popolo, scagliando con la fionda la pietra, che abbattè la tracotanza di Golia?
5
Poiché aveva invocato il Signore altissimo, egli concesse alla sua destra la forza di eliminare un potente guerriero e riaffermare la potenza del suo popolo.
6
Così l'esaltarono per i suoi diecimila, lo lodarono nei canti del Signore e gli offrirono un diadema di gloria.
7
Egli infatti sterminò i nemici all'intorno e annientò i Filistei, suoi avversari; distrusse la loro potenza fino ad oggi.
8
In ogni sua opera glorificò il Santo altissimo con parole di lode; cantò inni a lui con tutto il cuore e amò colui che l'aveva creato.
9
Introdusse musicanti davanti all'altare; raddolcendo i canti con i loro suoni;
10
conferì splendore alle feste, abbellì le solennità fino alla perfezione, facendo lodare il nome santo di Dio ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
11
Il Signore gli perdonò i suoi peccati, innalzò la sua potenza per sempre, gli concesse un'alleanza regale e un trono di gloria in Israele. Salomone
12
Dopo di lui sorse un figlio saggio, che, in grazia sua, ebbe un vasto regno.
13
Salomone regnò in tempo di pace, Dio dispose che tutto fosse tranquillo all'intorno perché costruisse una casa al suo nome e preparasse un santuario perenne.
14
Come fosti saggio nella giovinezza, versando copiosa intelligenza come acqua d'un fiume!
15
La tua scienza ricoprì la terra, riempiendola di sentenze difficili.
16
Il tuo nome giunse fino alle isole lontane; fosti amato nella tua pace.
17
Per i tuoi canti, i tuoi proverbi, le tue massime e per le tue risposte ti ammirarono i popoli.
18
Nel nome del Signore Dio, che è chiamato Dio di Israele, accumulasti l'oro quasi fosse stagno, come il piombo rendesti abbondante l'argento.
19
Ma accostasti i tuoi fianchi alle donne, e ne fosti dominato nel corpo.
20
Così deturpasti la tua gloria e profanasti la tua discendenza, sì da attirare l'ira divina sui tuoi figli e sofferenze con la tua follia.
21
Il regno fu diviso in due e in Efraim si instaurò un potere ribelle.
22
Ma il Signore non rinnegherà la sua misericordia e non permetterà che venga meno alcuna delle sue parole. Non farà perire la posterità del suo eletto né distruggerà la stirpe di colui che lo amò. Concesse un resto a Giacobbe e a Davide un germoglio nato dalla sua stirpe. Roboamo
23
Salomone andò a riposare con i suoi padri, lasciando dopo di sé un discendente, stoltezza del popolo e privo di senno, Roboàmo, che si alienò il popolo con i suoi consigli.


Geroboamo

24 Geroboàmo figlio di Nabàt fece peccare Israele e aprì a Efraim la via del peccato; le loro colpe si moltiplicarono assai, sì da farli esiliare dal proprio paese.
25
Essi commisero ogni genere di malvagità finché non giunse su di loro la vendetta.


Elia


Sirac (CEI) 38