Judith (CEI) 1



GIUDITTA (CEI)




I. LA CAMPAGNA DI OLOFERNE

Nabucodonosor e Arpacsad

1 1 Nell'anno decimosecondo del regno di Nabucodònosor, che regnava sugli Assirinella grande città di Ninive, Arpacsàd regnava sui Medi in Ecbàtana. 2 Questiedificò intorno a Ecbàtana mura con pietre tagliate nella misura di tre cubitidi larghezza e sei cubiti di lunghezza, portando l'altezza del muro a settantacubiti e la larghezza a cinquanta cubiti. 3 Costruì alle porte della città letorri murali alte cento cubiti e larghe alla base sessanta cubiti; 4 costruì leporte portandole fino all'altezza di settanta cubiti: la larghezza di ciascunaera di quaranta cubiti, per il passaggio dell'esercito dei suoi forti e l'uscitain parata dei suoi fanti. 5 In quel periodo di tempo il re Nabucodònosor mosseguerra al re Arpacsàd nella grande pianura, cioè nella piana che si trova nelterritorio di Ragau. 6 Ma si schierarono a fianco di costui tutti gli abitantidelle montagne e quelli della zona dell'Eufrate, del Tigri e dell'Idaspe e gliabitanti della pianura di Arioch, re degli Elamiti. Così molte genti sitrovarono adunate in aiuto ai figli di Cheleud.
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Allora Nabucodònosor re degliAssiri spedì messaggeri a tutti gli abitanti della Persia e a tutti gli abitantidelle regioni occidentali: a quelli della Cilicia e di Damasco, del Libano edell'Antilibano e a tutti gli abitanti della fascia litoranea 8 e a quelli cheappartenevano alle popolazioni del Carmelo e di Gàlaad, della Galilea superioree della grande pianura di Esdrelon; 9 a tutti gli abitanti della Samaria edelle sue città, a quelli che stavano oltre il Giordano fino a Gerusalemme,Batane, Chelus e Cades e al torrente d'Egitto, nonchè a Tafni, a Ramesse e atutto il paese di Gessen, 10 fino a comprendere la regione al di sopra di Tanise Menfi, e ancora a tutti gli abitanti dell'Egitto sino ai confini dell'Etiopia.
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Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito diNabucodònosor re degli Assiri e non lo seguirono nella guerra, perché nonavevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque.Essi respinsero i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore. 12 AlloraNabucodònosor si accese di sdegno terribile contro tutte queste regioni e giuròper il suo trono e per il suo regno che avrebbe fatto sicura vendetta,devastando con la spada i paesi della Cilicia, di Damasco e della Siria, tuttele popolazioni della terra di Moab, gli Ammoniti, tutta la Giudea e tutti gliabitanti dell'Egitto fino al limite dei due mari.


Campagna contro Arpacsad

13 Quindi marciò con l'esercito contro il re Arpacsàd nel diciassettesimo anno,e prevalse su di lui in battaglia, travolgendo l'esercito di Arpacsàd con tuttala sua cavalleria e tutti i suoi carri. 14 S'impadronì delle sue città, giunsefino a Ecbàtana e ne espugnò le torri, ne saccheggiò le piazze e ne mutò losplendore in ludibrio. 15 Poi sorprese Arpacsàd sui monti di Ragau, lo trafissecon le sue lance e lo tolse di mezzo in quel giorno. 16 Fece quindi ritorno aNinive con tutto l'esercito eterogeneo, che era una moltitudine infinita diguerrieri e si fermò là, egli e il suo esercito, per centoventi giorni dandosi adivertimenti e banchetti.


Campagna occidentale

2 1 Nell'anno decimottavo, il giorno ventidue del primo mese, nel palazzo diNabucodònosor re degli Assiri, fu discusso un piano di vendetta contro tutta laterra, come aveva annunziato. 2 Radunò tutti i suoi ministri e i suoidignitari, tenne con loro consiglio segreto ed espose compiutamente con la suaparola tutta la perfidia di quelle regioni. 3 Essi decisero che si dovessepunire con la distruzione chiunque non si era allineato con l'ordine da luiemanato. 4 Quando ebbe finito la consultazione, Nabucodònosor re degli Assirichiamò Oloferne, generale supremo del suo esercito, che teneva il secondo postodopo di lui, e gli disse: 5 «Questo dice il gran re, il signore di tutta laterra: Ecco tu uscirai come mio luogotenente e prenderai con te uomini valorosi:centoventimila fanti e un contingente di dodicimila cavalli con i lorocavalieri; 6 quindi muoverai contro tutti i paesi di occidente, perché quelleregioni hanno disobbedito al mio comando. 7 A costoro ordinerai di preparare laterra e l'acqua, perché con collera piomberò su di loro e coprirò la terra con ipiedi del mio esercito e li metterò in suo potere per il saccheggio. 8 Quellidi loro che cadranno colpiti riempiranno le loro valli e ogni torrente e fiumesarà pieno dei loro cadaveri fino a straripare; 9 i loro prigionieri lispingerò fino agli estremi di tutta la terra. 10 Tu dunque và e occupa per metutto il loro paese e, quando si saranno arresi a te, li terrai a miadisposizione fino al giorno del loro castigo. 11 Quanto ai ribelli, non abbiail tuo occhio compassione di destinarli alla morte e alla devastazione in tuttoil territorio. 12 Come è vero che vivo io e vive la potenza del mio regno,questo ho detto e questo farò di mia mano. 13 Da parte tua bada di nontrasgredire alcuna parola del tuo signore, ma eseguisci esattamente ciò che tiho comandato e non indugiare a tradurre in atto i comandi».
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Oloferne uscìdalla corte del suo signore e convocò i comandanti, gli strateghi e gliufficiali dell'esercito assiro; 15 quindi scelse e contò gli uomini per le sueformazioni, come gli aveva comandato il suo signore, in numero dicentoventimila, più dodicimila arcieri a cavallo, 16 e li ordinò come si usainquadrare la truppa per la guerra. 17 Prese poi cammelli e asini e muli indotazione alle truppe, in numero grandissimo, e ancora pecore e buoi e capre inquantità innumerevole per il loro vettovagliamento. 18 Provvide ancora razioniin abbondanza per ciascun uomo e gran rifornimento d'oro e d'argento dal tesorodel re. 19 Partirono dunque lui e tutte le sue truppe per iniziare laspedizione e precedere il re Nabucodònosor e ricoprire la terra occidentale coni loro carri e i cavalieri e la fanteria scelta. 20 Si unì anche a loro unamoltitudine varia, numerosa come le cavallette e come la polvere del suolo, chenon si poteva affatto contare per la grande quantità.


Tappe dell'esercito di Oloferne

21 Mossero da Ninive camminando tre giorni in direzione della pianura diBectilet e si accamparono a distanza di Bectilet vicino al monte che sta sullasinistra della Cilicia superiore. 22 Di là, muovendo tutto il suo esercito,fanti e cavalli e carri, Oloferne si diresse verso la montagna. 23 Quindidevastò Fud e Lud e depredò i figli di Rassis e gli Ismaeliti, che abitavanolungo il deserto a mezzogiorno di Cheleon. 24 In seguito passò l'Eufrate,attraversò la Mesopotamia e demolì le città che s'innalzavano sul torrenteAbrona e nel territorio fino al mare. 25 Poi invase i paesi della Cilicia,sterminò quanti gli si opponevano e venne nella regione di Iafet versomezzogiorno alle frontiere dell'Arabia. 26 Accerchiò anche tutti i Madianiti eappiccò il fuoco ai loro attendamenti e depredò il loro bestiame.27 Proseguendo, scese verso la pianura di Damasco nei giorni della mietituradel grano, diede fuoco a tutti i loro campi e votò allo sterminio i loro greggie armenti, saccheggiò le loro città, devastò le loro campagne e passò a fil dispada tutti i giovani.
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Allora si sparse la paura e il terrore di lui fratutte le popolazioni della costa, su quelle che si trovavano in Sidòne e inTiro, fra gli abitanti di Sur e Okina, su tutte le genti di Iemnaan, e anche gliabitanti di Asdòd e Ascalon ne ebbero grande terrore.


3 1 Perciò gli inviarono messaggeri con proposte di pace: 2 «Ecco, ci mettiamodavanti a te noi, figli del gran re Nabucodònosor; fà di noi quanto ti piacerà.3 Ecco le nostre case e tutto il nostro territorio e tutti i campi di grano, igreggi e gli armenti e tutto il bestiame dei nostri attendamenti sono a tuadisposizione perché tu ne faccia quel che vuoi. 4 Anche le nostre città equanti vi abitano, ecco sono tuoi servi, vieni e trattale come ti piacerà».5 Si presentarono di fatto ad Oloferne quegli uomini e si espressero con lui suquesto tono.
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Egli scese allora con il suo esercito lungo la costa e posepresidi nelle fortezze, poi prelevò da esse uomini scelti come ausiliari.7 Quelle popolazioni con tutto il paese circostante lo accolsero con corone edanze e suono di timpani. 8 Ma egli demolì tutti i loro templi e tagliò iboschi sacri, perché aveva ordine di distruggere tutti gli dei della terra, inmodo che tutti i popoli adorassero solo Nabucodònosor e tutte le lingue e letribù lo acclamassero come dio. 9 Poi giunse in vista di Esdrelon, vicino aDotain, che è di fronte alle grandi montagne della Giudea. 10 Essi siaccamparono fra Gebe e Scitopoli e Oloferne rimase là un mese intero perraccogliere tutto il bottino delle sue truppe.


Allarme in Giudea

4 1 Quando gli Israeliti che abitavano in tutta la Giudea sentirono per famaquanto Oloferne, il comandante supremo di Nabucodònosor, aveva fatto agli altripopoli e come aveva messo a sacco tutti i loro templi e li aveva votati allosterminio, 2 furono presi da indescrivibile terrore all'avanzarsi di lui efurono costernati a causa di Gerusalemme e del tempio del Signore, loro Dio.3 Oltre tutto, essi erano tornati da poco dalla prigionia e di recente tutto ilpopolo si era radunato in Giudea; erano stati consacrati gli arredi sacri el'altare e il tempio dopo la profanazione.
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Perciò spedirono messaggeri intutto il territorio della Samaria, a Kona, a Bet-Coron, a Belmain, a Gerico eancora a Choba, ad Aisora e alle strette di Salem, 5 e disposero di occupare inanticipo le cime dei monti più alti, di circondare di mura i villaggi di quellezone e di raccogliere vettovaglie in preparazione alla guerra, tanto più chenelle loro campagne era appena terminata la mietitura. 6 Inoltre Ioakìm, sommosacerdote in Gerusalemme in quel periodo di tempo, scrisse agli abitanti diBetulia e Betomestaim, situata di fronte a Esdrelon all'imbocco della pianurache si stende vicino a Dotain, 7 ordinando loro di occupare i valichi deimonti, perché di là si apriva la via d'ingresso alla Giudea e sarebbe statofacile arrestarli al valico, dove erano obbligati per la strettezza delpassaggio a procedere tutti a due a due. 8 Gli Israeliti fecero come aveva loroordinato il sommo sacerdote Ioakìm e il consiglio degli anziani di tutto ilpopolo d'Israele, che si trovava a Gerusalemme.


Le grandi suppliche

9 Nello stesso tempo ogni Israelita levò il suo grido a Dio con fervidainsistenza e tutti si umiliarono con grande impegno. 10 Essi con le mogli e ibambini, i loro armenti e ogni ospite e mercenario e i loro schiavi si cinserodi sacco i fianchi. 11 Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavanoin Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di ceneree, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore. 12 Ricoprirono disacco anche l'altare e alzarono il loro grido al Dio di Israele tutt'insiemesenza interruzione, supplicando che i loro figli non venissero abbandonati allosterminio, le loro mogli alla schiavitù, le città di loro eredità alladistruzione, il santuario alla profanazione e al ludibrio in mano alle genti.
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Il Signore porse l'orecchio al loro grido e volse lo sguardo alla lorotribolazione, mentre il popolo digiunava da molti giorni in tutta la Giudea e inGerusalemme davanti al santuario del Signore onnipotente.
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Ioakìm sommosacerdote e tutti gli altri sacerdoti che stavano davanti al Signore e tutti iministri del culto divino, con i fianchi cinti di sacco, offrivano l'olocaustoperenne, i sacrifici votivi e le offerte volontarie del popolo. 15 Avevanocosparso di cenere i loro turbanti e invocavano a piena voce il Signore, perchéprovvedesse benignamente a tutta la casa di Israele.


Consiglio di guerra nell'accampamento di Oloferne

5 1 Fu riferito intanto ad Oloferne, comandante supremo dell'esercito di Assur,che gli Israeliti si preparavano alla guerra e avevano bloccato i passi montani,avevano fortificato tutte le sommità dei monti e avevano disposto ostacoli nellepianure. 2 Egli montò in gran furore e convocò tutti i capi di Moab e glistrateghi di Ammon e tutti i satrapi delle regioni marittime, 3 e disse loro:«Spiegatemi un pò, voi figli di Canaan, che popolo è questo che dimora sui montie come sono le città che egli abita, quanti sono gli effettivi del suo esercito,dove risiede la loro forza e il loro vigore, chi si è messo alla loro testa comere e condottiero del loro esercito 4 e perché hanno rifiutato di venireincontro a me a differenza di tutte le popolazioni dell'occidente».
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Glirispose Achior, condottiero di tutti gli Ammoniti: «Ascolti bene il mio signorela risposta dalle labbra del suo servo: io riferirò la verità sul conto diquesto popolo, che sta su queste montagne vicino al luogo ove risiedi, né usciràmenzogna dalla bocca del suo servo. 6 Questo popolo si compone di discendentidei Caldei. 7 Essi si trasferirono dapprima nella Mesopotamia, perché nonvollero seguire gli dei dei loro padri che si trovavano nel paese dei Caldei.8 Essi avevano abbandonato la tradizione dei loro padri e avevano adorato ilDio del cielo, quel Dio che essi avevano conosciuto; perciò li avevano scacciatidalla presenza dei loro dei ed essi si erano rifugiati in Mesopotamia e furonolà per molto tempo. 9 Ma il loro Dio comandò loro di uscire dal paese che liospitava e venire nel paese di Canaan. Qui infatti si stabilirono e siarricchirono di oro e di argento e di bestiame in gran numero. 10 Poi sceseroin Egitto, perché la fame aveva invaso tutto il paese di Canaan, e vi rimaserocome stranieri finché trovarono da vivere. Là divennero anche una moltitudineimponente, tanto che non si poteva contare la loro discendenza. 11 Ma si alzòcontro di loro il re dell'Egitto che li sfruttò nella preparazione dei mattoni eperciò furono umiliati e trattati come schiavi. 12 Essi alzarono suppliche alloro Dio e questi percosse tutto il paese d'Egitto con castighi ai quali nonc'era rimedio. Perciò gli Egiziani li mandarono via dal loro paese. 13 Dioasciugò il Mare Rosso davanti a loro 14 e li guidò per la via del Sinai e diCadesbarne; essi eliminarono quanti risiedevano nel deserto. 15 Poi dimorarononel paese degli Amorrei e sterminarono con la loro forza gli abitanti di Esebon;quindi passarono il Giordano e si insediarono in tutte quelle montagne.16 Scacciarono davanti a loro il Cananeo, il Perizzita, il Gebuseo, Sichem etutti i Gergesei e abitarono nel loro territorio per molti anni.
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In realtàfin quando non peccavano contro il loro Dio erano nella prosperità, perché ilDio che è con loro odia il male. 18 Quando invece si allontanarono dagliordinamenti che egli aveva loro imposti, furono terribilmente sconfitti in molteguerre e condotti prigionieri in paese straniero, il tempio del loro Dio fu rasoal suolo e le loro città caddero in potere dei loro nemici. 19 Ora appunto,riconciliati con il loro Dio, hanno fatto ritorno dai luoghi dove erano statidispersi, hanno ripreso possesso di Gerusalemme, dove è il loro santuario, e sisono stabiliti sulle montagne, che prima erano deserte.
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Ora, mio sovrano esignore, se vi è qualche aberrazione in questo popolo perché ha peccato controil suo Dio, se cioè ci accorgiamo che c'è in mezzo a loro questo inciampo,avanziamo e diamo loro battaglia. 21 Se invece non c'è alcuna trasgressionenella loro gente, il mio signore passi oltre, perché il Signore, che è il loroDio, non si faccia loro scudo e noi diven


Achior è consegnato agli Israeliti

6 1 Quando si fu calmata l'agitazione degli uomini che presenziavano tutt'intornoal convegno, parlò Oloferne, comandante supremo dell'esercito di Assur,rivolgendosi ad Achior alla presenza di tutta quell'assemblea di stranieri e atutti i Moabiti: 2 «Chi sei tu, Achior, e i mercenari di Efraim, per profetarein mezzo a noi come hai fatto oggi e suggerire di non combattere il popolod'Israele, perché il loro Dio li proteggerà dall'alto? E che altro dio c'è senon Nabucodònosor? Questi invierà la sua forza e li sterminerà dalla terra, néservirà il loro Dio a liberarli. 3 Saremo noi suoi servi a spazzarli via comeun sol uomo, perché non potranno sostenere l'impeto dei nostri cavalli. 4 Libruceremo in casa loro, i loro monti s'inebrieranno del loro sangue, i lorocampi si colmeranno dei loro cadaveri, né potrà resistere la pianta dei loropiedi davanti a noi, ma saranno tutti distrutti. Questo dice Nabucodònosor, ilsignore di tutta la terra: così ha parlato e le sue parole non potranno esseresmentite. 5 Quanto a te, Achior, mercenario di Ammon, che hai detto queste cosenel giorno della tua sventura, non vedrai più la mia faccia da oggi fino aquando farò vendetta di questa razza che viene dall'Egitto. 6 Allora il ferrodei miei soldati e la numerosa schiera dei miei ministri trapasserà i tuoifianchi e tu cadrai fra i loro cadaveri, quando io tornerò a vederti. 7 I mieiservi ora ti esporranno sulla montagna e ti porranno in una delle città sulpercorso; 8 non morirai finché non sarai sterminato con loro. 9 Ma se speri incuor tuo che essi non saranno presi, non sia il tuo aspetto così depresso. Hodetto: nessuna mia parola andrà a vuoto».
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Allora Oloferne diede ordine ai suoi servi, che erano di turno nella suatenda, di prendere Achior, di esporlo vicino a Betulia e di abbandonarlo nellemani degli Israeliti. 11 I suoi servi lo presero e lo condussero fuoridell'accampamento in aperta campagna, lo menarono dal mezzo della pianura versola montagna e si trovarono presso le fonti che erano sotto Betulia. 12 Quandogli uomini della città li scorsero sulla cresta del monte, presero le armi euscirono dalla città dirigendosi verso la cresta. Tutti i frombolieri occuparonoi sentieri di accesso e si misero a lanciare pietre su di loro. 13 Quelliridiscesero al riparo del monte, legarono Achior e lo abbandonarono gettandolo aterra alle falde del monte, quindi fecero ritorno al loro signore.
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GliIsraeliti scesero dalla loro città, si avvicinarono a lui, lo slegarono, locondussero in Betulia e lo presentarono ai capi della città, 15 che in queltempo erano Ozia figlio di Mica della tribù di Simeone, Cabri figlio di Gotonièle Carmi figlio di Melchièl. 16 Radunarono subito tutti gli anziani della cittàe tutti i giovani e le donne accorsero al luogo del raduno. Posero Achior inmezzo a tutta quell'adunanza e Ozia lo interrogò sull'accaduto. 17 Quegliriferì loro le parole del consiglio di Oloferne e tutto il discorso che Oloferneaveva pronunziato in mezzo ai capi degli Assiri e quanto aveva dettosuperbamente contro il popolo d'Israele. 18 Allora tutto il popolo si prostròad adorare Dio e alzò queste suppliche: 19 «Signore, Dio del cielo, guarda laloro superbia, abbi pietà dell'umiliazione della nostra stirpe e accogli benignoin questo giorno la presenza di coloro che sono consacrati a te». 20 Poiconfortarono Achior e gli rivolsero parole di gran lode; 21 Ozia da parte sualo accolse dopo l'adunanza nella sua casa e offrì un banchetto a tutti glianziani; per tutta quella notte invocarono l'aiuto del Dio d'Israele.


II. L'ASSEDIO DI BETULIA

Campagna contro Israele

7 1 Il giorno dopo, Oloferne diede ordine a tutto l'esercito e a tutta lamoltitudine di coloro che erano venuti come suoi alleati, di iniziare l'azionecontro Betulia, occupando le vie d'accesso alla montagna e attaccando battagliacontro gli Israeliti. 2 In quel giorno effettivamente ogni uomo valido fra lorosi pose in marcia. Il loro esercito si componeva di centosettantamila fanti edodicimila cavalieri, senza contare gli addetti ai servizi e molti altri uominiche erano a piedi con loro, in numero ingente. 3 Essi si accamparono nellavalle vicina a Betulia oltre la sorgente, allargandosi dalla zona sopra Dotainfino a Belbaim ed estendendosi da Betulia fino a Kiamon, che è di fronte aEsdrelon. 4 Gli Israeliti, quando videro la loro moltitudine, rimasero moltocosternati e si dicevano l'un l'altro: «Ora costoro inghiottiranno tutta laterra, né i monti più alti, né le valli profonde, né i colli potranno resistereal loro peso». 5 Ognuno prese la sua armatura e, accesi i fuochi sulle torri,stettero in guardia tutta quella notte.
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Il giorno seguente Oloferne feceuscire tutta la cavalleria contro il fronte degli Israeliti che erano inBetulia, 7 osservò le vie di accesso alla loro città, ispezionò le sorgentid'acqua e le occupò e, dopo avervi posto attorno guarnigioni di uomini armati,fece ritorno tra la sua gente.
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Allora gli si avvicinarono tutti gli Idumei etutti i capi del popolo di Moab e gli strateghi della costa e gli dissero:9 «Voglia ascoltare il signor nostro una parola, perché siano evitatiinconvenienti nel tuo esercito. 10 Questo popolo non si affida alle sue lance,ma all'altezza dei monti, sui quali essi si sono appostati, e certo non è facilearrivare sulle creste dei loro monti. 11 Quindi, signore, non attaccare costorocome si usa nella battaglia campale e non cadrà un sol uomo del tuo esercito.12 Rimani fermo nel tuo accampamento avendo buona cura di ogni uomo del tuoesercito: intanto i tuoi gregari vadano ad occupare la sorgente dell'acqua chesgorga alla radice del monte, 13 perché di là attingono tutti gli abitanti diBetulia; vedrai che la sete li farà morire e verranno alla resa della lorocittà. Noi e la nostra gente saliremo sulle vicine alture dei monti e ciapposteremo su di esse e staremo a guardia per non lasciare uscire dalla cittàalcun uomo. 14 Così cadranno sfiniti dalla fame essi, le loro donne, i lorofigli e, prima che la spada arrivi su di loro, saranno stesi sulle piazze fra leloro case. 15 Avrai così reso loro un terribile contraccambio perché si sonoribellati e non hanno voluto venire incontro a te con intenzioni pacifiche».
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Piacque questo discorso ad Oloferne e a tutti i suoi ministri e diede ordineche si facesse come avevano proposto. 17 Si mosse quindi il reparto dei Moabitie cinquemila Assiri con loro, si accamparono nella valle e occuparono gliacquedotti e le sorgenti d'acqua degli Israeliti. 18 A loro volta gli Idumei egli Ammoniti, con dodicimila Assiri, salirono e si appostarono sulla montagna difronte a Dotain. Spinsero anche contingenti dei loro a meridione e a oriente difronte a Egrebel, che si trova vicino a Chus, situata sul torrente Mochmur. Ilrimanente esercito degli Assiri restò accampato nella pianura ricoprendo tuttal'estensione del terreno. Le tende e gli equipaggiamenti costituivano una massaimponente, perché essi erano in realtà una turba immensa.
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Allora gli Israeliti alzarono suppliche al Signore loro Dio, con l'animo inpreda all'abbattimento, perché da ogni parte li avevano circondati i nemici enon c'era modo di passare in mezzo a loro. 20 Il campo degli Assiri alcompleto, fanti, carri e cavalli, rimase fermo tutt'attorno per trentaquattro giorni e venne a mancare a tutti gli abitanti di Betulia ogni riserva d'acqua.21 Anche le cisterne erano vuote e non potevano più bere a sazietà un giornosolo, perché distribuivano da bere in quantità razionata. 22 Incominciarono ibambini a cadere sfiniti, le donne e i ragazzi venivano meno per la sete ecadevano nelle piazze della città e nei passaggi delle porte e ormai nonrimaneva più in loro alcuna energia.
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Allora tutto il popolo si radunò pressoOzia e i capi della città, con giovani, donne e fanciulli, e alzarono grida edissero davanti a tutti gli anziani: 24 «Sia giudice il Signore tra voi e noi,perché voi ci avete recato un grave danno rifiutando di proporre la pace agliAssiri. 25 Ora non c'è più nessuno che ci possa aiutare, perché Dio ci havenduti in balìa di costoro per essere abbattuti davanti a loro dalla sete e daterribili mali. 26 Ormai chiamateli e consegnate la città intera per ilsaccheggio al popolo di Oloferne e a tutto il suo esercito. 27 E' meglio pernoi esser loro preda; diventeremo certo loro schiavi, ma potremo vivere e nonvedremo con i nostri occhi la morte dei nostri bambini, né le donne e i nostrifigli esalare l'ultimo respiro. 28 Chiamiamo a testimonio contro di voi ilcielo e la terra e il nostro Dio, il Signore dei nostri padri, che ci punisceper la nostra iniquità e per le colpe dei nostri padri, perché non ci lasci piùin una situazione come questa in cui siamo oggi». 29 Successe allora un piantogenerale in mezzo all'adunanza e gridarono suppliche a gran voce al Signore loroDio.
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Ozia rispose loro: «Coraggio, fratelli, resistiamo ancora cinque giornie in questo tempo il Signore Dio nostro rivolgerà di nuovo la misericordia su dinoi; non è possibile che egli ci abbandoni fino all'ultimo. 31 Ma se propriopasseranno questi giorni e non ci arriverà alcun aiuto, farò secondo le vostrerichieste». 32 Così rimandò il popolo ciascuno al proprio posto ed essitornarono sulle mura e sulle torri della città e rimandarono le donne e i figlialle loro case; ma tutti nella città erano in grande abbattimento.


III. GIUDITTA

Presentazione di Giuditta

8 1 In quei giorni venne a conoscenza della situazione Giuditta figlia di Merari,figlio di Oks, figlio di Giuseppe, figlio di Oziel, figlio di Elkia, figlio diAnania, figlio di Gedeone, figlio di Rafain, figlio di Achitob, figlio di Elia,figlio di Chelkia, figlio di Eliàb, figlio di Natanaèl, figlio di Salamiel,figlio di Sarasadai, figlio di Israele. 2 Suo marito era stato Manàsse, dellastessa tribù e famiglia di lei; egli era morto al tempo della mietituradell'orzo. 3 Mentre stava sorvegliando quelli che legavano i covoni nellacampagna, il suo capo fu colpito da insolazione. Dovette mettersi a letto e morìin Betulia sua città e lo seppellirono con i suoi padri nel campo che sta traDotain e Balamon. 4 Giuditta era rimasta nella sua casa in stato di vedovanzaed erano passati gia tre anni e quattro mesi. 5 Si era fatta preparare unatenda sul terrazzo della sua casa, si era cinta i fianchi di sacco e portava levesti delle vedove. 6 Da quando era vedova digiunava tutti i giorni, eccetto levigilie dei sabati e i sabati, le vigilie dei noviluni e i noviluni, le feste ei giorni di gioia per Israele. 7 Era bella d'aspetto e molto avvenente nellapersona; inoltre suo marito Manàsse le aveva lasciato oro e argento, schiavi eschiave, armenti e terreni ed essa era rimasta padrona di tutto. 8 Né alcunopoteva dire una parola maligna a suo riguardo, perché temeva molto Dio.


Giuditta e gli anziani

9 Venne dunque a sapere le parole esasperate rivolte dal popolo alle autorità,perché erano demoralizzati per la mancanza d'acqua, e anche Giuditta seppe ditutte le risposte che aveva date loro Ozia e come avesse giurato loro diconsegnare la città agli Assiri dopo cinque giorni.
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Subito mandò la suaancella particolare che aveva in cura tutte le sue sostanze a chiamare Cabri eCarmi, che erano gli anziani della sua città.
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Vennero da lei ed essa disseloro: «Ascoltatemi bene, voi capi dei cittadini di Betulia. Non è stato affattoconveniente il discorso che oggi avete tenuto al popolo, aggiungendo ilgiuramento che avete pronunziato e interposto tra voi e Dio, di mettere la cittàin mano ai nostri nemici, se nel frattempo il Signore non vi avrà mandato aiuto.12 Chi siete voi dunque che avete tentato Dio in questo giorno e vi siete postial di sopra di lui, mentre non siete che uomini? 13 Certo, voi volete metterealla prova il Signore onnipotente, ma non ci capirete niente, né ora né mai.14 Se non siete capaci di scorgere il fondo del cuore dell'uomo né di afferrarei pensieri della sua mente, come potrete scrutare il Signore, che ha fatto tuttequeste cose, e conoscere i suoi pensieri o comprendere i suoi disegni? No,fratelli, non vogliate irritare il Signore nostro Dio. 15 Se non vorrà aiutarciin questi cinque giorni, egli ha pieno potere di difenderci nei giorni che vuoleo anche di farci distruggere da parte dei nostri nemici. 16 E voi nonpretendete di impegnare i piani del Signore Dio nostro, perché Dio non è come unuomo che gli si possan fare minacce e pressioni come ad uno degli uomini.17 Perciò attendiamo fiduciosi la salvezza che viene da lui, supplichiamolo chevenga in nostro aiuto e ascolterà il nostro grido se a lui piacerà.
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Realmente in questa nostra generazione non c'è mai stata, né esiste oggi unatribù o famiglia o popolo o città tra di noi, che adori gli dei fatti da manod'uomo, come è avvenuto nei tempi passati. 19 Per questo motivo i nostri padrifurono abbandonati alla spada e alla devastazione e caddero rovinosamentedavanti ai loro nemici. 20 Noi invece non riconosciamo altro Dio fuori di lui eper questo speriamo che egli non trascurerà noi e neppure la nostra nazione.21 Perché se noi saremo presi, resterà presa anche tutta la Giudea e saràsaccheggiato il nostro santuario e Dio chiederà ragione di quella profanazioneal nostro sangue. 22 L'uccisione dei nostri fratelli, l'asservimento dellapatria, la devastazione della nostra eredità Dio la farà ricadere sul nostrocapo in mezzo ai popoli pagani tra i quali ci capiterà di essere schiavi esaremo così motivo di scandalo e di disprezzo di fronte ai nostri padroni.23 La nostra schiavitù non ci guadagnerà alcun favore, perché la porrà a nostrodisonore il Signore Dio nostro. 24 Dunque, fratelli, dimostriamo ai nostrifratelli che la loro vita dipende da noi, che i nostri sacri pegni, il tempio el'altare, poggiano su di noi. 25 Oltre tutto ringraziamo il Signore Dio nostroche ci mette alla prova, come ha gia fatto con i nostri padri.
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Ricordateviquanto ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare ad Isacco e quanto èavvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava i greggi di Làbanosuo zio materno. 27 Certo, come ha passato al crogiuolo costoro non altrimentiche per saggiare il loro cuore, così ora non vuol far vendetta di noi, ma è afine di correzione che il Signore castiga coloro che gli stanno vicino».
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Allora rispose a lei Ozia: «Quanto hai detto, l'hai proferito con cuoreretto e nessuno può contraddire alle tue parole. 29 Poiché non da oggi èmanifesta la tua saggezza, ma dall


Preghiera di Giuditta

9 1 Allora Giuditta cadde con la faccia a terra e sparse cenere sul capo e miseallo scoperto il sacco di cui sotto era rivestita e, nell'ora in cui venivaofferto nel tempio di Dio in Gerusalemme l'incenso della sera, Giuditta supplicòa gran voce il Signore:
2
«Signore, Dio del padre mio Simeone, tu hai messonella sua mano la spada della vendetta contro gli stranieri, contro coloro cheavevano sciolto a ignominia la cintura d'una vergine, ne avevano denudato ifianchi a vergogna e ne avevano contaminato il grembo a infamia. Tu avevi detto:non si deve fare tal cosa! ma essi l'hanno fatta.
3
Per questo hai consegnatoalla morte i loro capi e al sangue quel loro giaciglio, macchiato del loroinganno, ripagato con l'inganno; hai abbattuto i servi con i loro capi e i capisui loro troni.
4
Hai destinato le loro mogli alla preda, le loro figlie allaschiavitù, tutte le loro spoglie alla divisione tra i tuoi figli diletti, perchécostoro, accesi del tuo zelo, erano rimasti inorriditi della profanazione delloro sangue e a te avevano gridato chiamandoti in aiuto. Dio, Dio mio, ascoltaanche me che sono vedova.
5
Tu hai preordinato ciò che precedette quei fatti ei fatti stessi e ciò che seguì. Tu hai disposto le cose presenti e le future equello che tu hai pensato si è compiuto.
6
Le cose da te deliberate si sonopresentate e hanno detto: Ecco ci siamo; perché tutte le tue vie sono preparatee i tuoi giudizi sono preordinati.
7
Or ecco gli Assiri hanno aumentato lamoltitudine dei loro eserciti, vanno in superbia per i loro cavalli e icavalieri, si vantano della forza dei loro fanti, poggiano la loro speranzasugli scudi e sulle lance, sugli archi e sulle fionde e ignorano che tu sei ilSignore che disperdi le guerre;
8
Signore è il tuo nome. Abbatti la loro forzacon la tua potenza e rovescia la loro violenza con la tua ira: fanno conto diprofanare il tuo santuario, di contaminare la Dimora ove riposa il tuo nome e latua gloria, di abbattere con il ferro il corno del tuo altare.
9
Guarda la lorosuperbia, fà scendere la tua ira sulle loro teste; infondi a questa vedova laforza di fare quello che ho deciso.
10
Con l'inganno delle mie labbra abbattiil servo con il suo padrone e il padrone con il suo ministro; spezza la loroalterigia per mezzo di una donna.
11
Perché la tua forza non sta nel numero, nésugli armati si regge il tuo regno: tu sei invece il Dio degli umili, sei ilsoccorritore dei derelitti, il rifugio dei deboli, il protettore deglisfiduciati, il salvatore dei disperati.
12
Sì, sì, Dio del padre mio e diIsraele tua eredità, Signore del cielo e della terra, creatore delle acque, redi tutte le tue creature, ascolta la mia preghiera;
13
fà che la mia parola el'inganno diventino piaga e flagello di costoro, che fanno progetti crudelicontro la tua alleanza e il tuo tempio consacrato, contro il monte elevato diSion e la sede dei tuoi figli.
14
Dà a tutto il tuo popolo e ad ogni tribù laprova che sei tu il Signore, il Dio d'ogni potere e d'ogni forza e non c'è altrifuori di te, che possa proteggere la stirpe d'Israele».


IV. GIUDITTA E OLOFERNE

Giuditta si reca presso Oloferne


Judith (CEI) 1