Juges (CEI) 9

9 1 Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madree disse loro e a tutta la parentela di sua madre: 2 «Dite agli orecchi di tuttii signori di Sichem: E' meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti ifigli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono delvostro sangue». 3 I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti isignori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech,perché dicevano: «E' nostro fratello». 4 Gli diedero settanta sicli d'argentoche tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uominisfaccendati e audaci che lo seguirono. 5 Venne alla casa di suo padre, a Ofra,e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settantauomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto.6 Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono aproclamare re Abimèlech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem.


Apologo di Iotam

7 Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizime, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!8 Si misero in cammino gli alberiper ungere un re su di essi.Dissero all'ulivo:Regna su di noi.9 Rispose loro l'ulivo:Rinuncerò al mio olio,grazie al qualesi onorano dei e uomini,e andrò ad agitarmi sugli alberi?10 Dissero gli alberi al fico:Vieni tu, regna su di noi.11 Rispose loro il fico:Rinuncerò alla mia dolcezzae al mio frutto squisito,e andrò ad agitarmi sugli alberi?12 Dissero gli alberi alla vite:Vieni tu, regna su di noi.13 Rispose loro la vite:Rinuncerò al mio mostoche allieta dei e uomini,e andrò ad agitarmi sugli alberi?14 Dissero tutti gli alberi al rovo:Vieni tu, regna su di noi.15 Rispose il rovo agli alberi:Se in verità ungeteme re su di voi,venite, rifugiatevi alla mia ombra;se no, esca un fuoco dal rovoe divori i cedri del Libano.16 Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, nonavete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondoil merito delle sue azioni... 17 Perché mio padre ha combattuto per voi, haesposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian. 18 Voiinvece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoifigli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re deisignori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello.19 Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baale la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi! 20 Ma se non è così,esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca daisignori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech!». 21 Iotamcorse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suofratello.


Rivolta dei Sichemiti contro Abimelèch

22 Abimèlech dominò su Israele tre anni. 23 Poi Dio mandò un cattivo spiritofra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono adAbimèlech. 24 Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli diIerub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech lorofratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano datomano per uccidere i suoi fratelli. 25 I signori di Sichem posero agguati controdi lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada.Abimèlech fu informato della cosa. 26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoifratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero lafiducia in lui. 27 Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne,pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio,mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech. 28 Gaal, figlio di Ebed, disse:«Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebberopiuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uominidi Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? 29 Se avessi inmano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuoesercito ed esci in campo».30 Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed,si accese d'ira 31 e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: «EccoGaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano lacittà contro di te. 32 Alzati dunque di notte con la gente che hai con te etendi un agguato nella campagna. 33 Domattina, non appena spunterà il sole, tialzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tugli farai quel che troverai opportuno». 34 Abimèlech e tutta la gente che eracon lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi inquattro schiere. 35 Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso dellaporta della città; allora Abimèlech uscì dall'agguato con la gente che aveva.36 Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: «Ecco gente che scende dalle cimedei monti». Zebul gli rispose: «Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi peruomini». 37 Gaal riprese a parlare e disse: «Ecco gente che scendedall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia deiMaghi». 38 Allora Zebul gli disse: «Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi:Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo chedisprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!». 39 Allora Gaal uscìalla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech. 40 MaAbimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero mortifino all'ingresso della porta. 41 Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciòGaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.


Distruzione di Sichem e presa della torre di Sichem

42 Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fuinformato.43 Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nellacampagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essie li battè. 44 Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermaronoall'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettaronosu quelli che erano nella campagna e li colpirono. 45 Abimèlech combattè controla città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poidistrusse la città e la cosparse di sale.46 Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nelsotterraneo del tempio di El-Berit. 47 Fu riferito ad Abimèlech che tutti isignori della torre di Sichem si erano adunati. 48 Allora Abimèlech salì sulmonte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliòun ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente:«Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!». 49 Tutti tagliaronociascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo ebruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tuttala gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.


Assedio di Tebes e morte di Abimèlech

50 Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese. 51 In mezzo allacittà c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori dellacittà, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo dellatorre. 52 Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta dellatorre per appiccarvi il fuoco. 53 Ma una donna gettò giù il pezzo superiore diuna macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio. 54 Egli chiamò infretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: «Tira fuori la spada euccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!». Il giovane lotrafisse ed egli morì. 55 Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto,se ne andarono ciascuno a casa sua.56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto controsuo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. 57 Dio fece anche ricadere sulcapo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò sudi loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.


IEFETE E I "GIUDICI MINORI"

6. TOLA

10 1 Dopo Abimèlech, sorse a salvare Israele Tola, figlio di Pua, figlio di Dodo,uomo di Issacar. Dimorava a Samir sulle montagne di Efraim; 2 fu giudiced'Israele per ventitrè anni, poi morì e fu sepolto a Samir.


7. IAIR

3 Dopo di lui sorse Iair, il Galaadita, che fu giudice d'Israele per ventidueanni; 4 ebbe trenta figli che cavalcavano trenta asinelli e avevano trentacittà, che si chiamano anche oggi i Villaggi di Iair e sono nel paese di Gàlaad.5 Poi Iair morì e fu sepolto a Kamon.


8. IEFETE

Oppressione degli Ammoniti

6 Gli Israeliti continuarono a fare ciò che è male agli occhi del Signore eservirono i Baal, le Astarti, gli dei di Aram, gli dei di Sidòne, gli dei diMoab, gli dei degli Ammoniti e gli dei dei Filistei; abbandonarono il Signore enon lo servirono più. 7 L'ira del Signore si accese contro Israele e li misenelle mani dei Filistei e nelle mani degli Ammoniti. 8 Questi afflissero eoppressero per diciotto anni gli Israeliti, tutti i figli d'Israele che eranooltre il Giordano, nel paese degli Amorrei in Gàlaad. 9 Poi gli Ammonitipassarono il Giordano per combattere anche contro Giuda, contro Beniamino econtro la casa d'Efraim e Israele fu in grande angoscia.
10
Allora gliIsraeliti gridarono al Signore: «Abbiamo peccato contro di te, perché abbiamoabbandonato il nostro Dio e abbiamo servito i Baal». 11 Il Signore disse agliIsraeliti: «Non vi ho io liberati dagli Egiziani, dagli Amorrei, dagli Ammonitie dai Filistei? 12 Quando quelli di Sidòne, gli Amaleciti e i Madianiti viopprimevano e voi gridavate a me, non vi ho forse liberati dalle loro mani?13 Eppure, mi avete abbandonato e avete servito altri dei; perciò io non visalverò più. 14 Andate a gridare agli dei che avete scelto; vi salvino essi neltempo della vostra angoscia!». 15 Gli Israeliti dissero al Signore: «Abbiamopeccato; fà di noi ciò che ti piace; soltanto, liberaci in questo giorno».16 Eliminarono gli dei stranieri e servirono il Signore, il quale non tolleròpiù a lungo la tribolazione di Israele. 17 Gli Ammoniti si radunarono e siaccamparono in Gàlaad e anche gli Israeliti si adunarono e si accamparono aMizpa. 18 Il popolo, i principi di Gàlaad, si dissero l'un l'altro: «Chi saràl'uomo che comincerà a combattere contro gli Ammoniti? Egli sarà il capo ditutti gli abitanti di Gàlaad».


Iefte pone le condizioni

11 1 Ora Iefte, il Galaadita, era uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta;lo aveva generato Gàlaad. 2 Poi la moglie di Gàlaad gli partorì figli e, quandoi figli della moglie furono adulti, cacciarono Iefte e gli dissero: «Tu nonavrai eredità nella casa di nostro padre, perché sei figlio di un'altra donna».3 Iefte fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Attornoa Iefte si raccolsero alcuni sfaccendati e facevano scorrerie con lui.
4
Qualche tempo dopo gli Ammoniti mossero guerra a Israele. 5 Quando gliAmmoniti iniziarono la guerra contro Israele, gli anziani di Gàlaad andarono aprendere Iefte nel paese di Tob. 6 Dissero a Iefte: «Vieni, sii nostrocondottiero e combatteremo contro gli Ammoniti». 7 Ma Iefte rispose aglianziani di Gàlaad: «Non siete forse voi quelli che mi avete odiato e scacciatodalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete in difficoltà?».8 Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: «Proprio per questo ora ci rivolgiamoa te: verrai con noi, combatterai contro gli Ammoniti e sarai il capo di noitutti abitanti di Gàlaad». 9 Iefte rispose agli anziani di Gàlaad: «Se miriconducete per combattere contro gli Ammoniti e il Signore li mette in miopotere, io sarò vostro capo». 10 Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: «IlSignore sia testimone tra di noi, se non faremo come hai detto». 11 Ieftedunque andò con gli anziani di Gàlaad; il popolo lo costituì suo capo econdottiero e Iefte ripetè le sue parole davanti al Signore in Mizpa.


Approcci di Iefte con gli Ammoniti

12 Poi Iefte inviò messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: «Che c'è tra mee te, perché tu venga contro di me a muover guerra al mio paese?». 13 Il redegli Ammoniti rispose ai messaggeri di Iefte: «Perché, quando Israele uscì dall'Egitto, si impadronì del mio territorio, dall'Arnon fino allo Iabbok e alGiordano; restituiscilo spontaneamente». 14 Iefte inviò di nuovo messaggeri alre degli Ammoniti per dirgli: 15 «Dice Iefte: Israele non si impadronì delpaese di Moab, né del paese degli Ammoniti; 16 ma, quando Israele uscìdall'Egitto e attraversò il deserto fino al Mare Rosso e giunse a Kades,17 mandò messaggeri al re di Edom per dirgli: Lasciami passare per il tuopaese, ma il re di Edom non acconsentì. Mandò anche al re di Moab, nemmeno luivolle e Israele rimase a Kades. 18 Poi camminò per il deserto, fece il giro delpaese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab e siaccampò oltre l'Arnon senza entrare nei territori di Moab; perché l'Arnon segnail confine di Moab. 19 Allora Israele mandò messaggeri a Sicon, re degliAmorrei, re di Chesbon, e gli disse: Lasciaci passare dal tuo paese, perarrivare al nostro. 20 Ma Sicon non si fidò che Israele passasse per i suoiconfini; anzi radunò tutta la sua gente, si accampò a Iaaz e combattè controIsraele. 21 Il Signore, Dio d'Israele, mise Sicon e tutta la sua gente nellemani d'Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degliAmorrei che abitavano quel territoro; 22 conquistò tutti i territori degliAmorrei, dall'Arnon allo Iabbok e dal deserto al Giordano. 23 Ora il Signore,Dio d'Israele, ha scacciato gli Amorrei davanti a Israele suo popolo e tuvorresti possedere il loro paese? 24 Non possiedi tu quello che Camos tuo dioti ha fatto possedere? Così anche noi possiederemo il paese di quelli che ilSignore ha scacciati davanti a noi. 25 Sei tu forse più di Balak, figlio diZippor, re di Moab? Mosse forse querela ad Israele o gli fece guerra? 26 Datrecento anni Israele abita a Chesbon e nelle sue dipendenze, ad Aroer e nellesue dipendenze e in tutte le città lungo l'Arnon; perché non gliele avete toltedurante questo tempo? 27 Io non ti ho fatto torto e tu agisci male verso di me,muovendomi guerra; il Signore giudice giudichi oggi tra gli Israeliti e gliAmmoniti!».
28
Ma il re degli Ammoniti non ascoltò le parole che Iefte gliaveva mandato a dire.


Il voto di Iefte e la sua vittoria

29 Allora lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad eManàsse, passò a Mizpa di Gàlaad e da Mizpa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti.30 Iefte fece voto al Signore e disse: «Se tu mi metti nelle mani gli Ammoniti,31 la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmiincontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e iol'offrirò in olocausto». 32 Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterlie il Signore glieli mise nelle mani. 33 Egli li sconfisse da Aroer fin versoMinnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramin. Così gli Ammonitifurono umiliati davanti agli Israeliti.
34
Poi Iefte tornò a Mizpa, verso casasua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con timpani e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli, né altre figlie. 35 Appena la vide, si stracciòle vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli chemi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non possoritirarmi». 36 Essa gli disse: «Padre mio, se hai dato parola al Signore, fà dime secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha concessovendetta sugli Ammoniti, tuoi nemici».
37
Poi disse al padre: «Mi sia concessoquesto: lasciami libera per due mesi, perché io vada errando per i monti apiangere la mia verginità con le mie compagne». 38 Egli le rispose: «Và!», e lalasciò andare per due mesi. Essa se ne andò con le compagne e pianse sui montila sua verginità. 39 Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli fece di leiquello che aveva promesso con voto. Essa non aveva conosciuto uomo; di qui vennein Israele questa usanza: 40 ogni anno le fanciulle d'Israele vanno a piangerela figlia di Iefte il Galaadita, per quattro giorni.


Guerra tra Efraim e Gàlaad. Morte di Iefte

12 1 Ora gli uomini di Efraim si radunarono, passarono il fiume verso Zafon edissero a Iefte: «Perché sei andato a combattere contro gli Ammoniti e non cihai chiamati con te? Noi bruceremo te e la tua casa». 2 Iefte rispose loro: «Ioe il mio popolo abbiamo avuto grandi lotte con gli Ammoniti; quando vi hochiamati in aiuto, non siete venuti a liberarmi dalle loro mani. 3 Vedendo chevoi non venivate in mio aiuto, ho esposto al pericolo la vita, ho marciatocontro gli Ammoniti e il Signore me li ha messi nelle mani. Perché dunque sietevenuti oggi contro di me a muovermi guerra?». 4 Iefte, radunati tutti gliuomini di Gàlaad, diede battaglia ad Efraim; gli uomini di Gàlaad sconfisserogli Efraimiti, perché questi dicevano: «Voi siete fuggiaschi di Efraim; Gàlaadsta in mezzo a Efraim e in mezzo a Manàsse». 5 I Galaaditi intercettarono agliEfraimiti i guadi del Giordano; quando uno dei fuggiaschi di Efraim diceva:«Lasciatemi passare», gli uomini di Gàlaad gli chiedevano: «Sei un Efraimita?».Se quegli rispondeva: «No», 6 i Galaaditi gli dicevano: «Ebbene, dì Scibbolet»,e quegli diceva Sibbolet, non sapendo pronunciare bene. Allora lo afferravano elo uccidevano presso i guadi del Giordano. In quella occasione perironoquarantaduemila uomini di Efraim. 7 Iefte fu giudice d'Israele per sei anni.Poi Iefte, il Galaadita, morì e fu sepolto nella sua città in Gàlaad.


9. IBSAN

8 Dopo di lui fu giudice d'Israele Ibsan di Betlemme. 9 Egli ebbe trentafigli, maritò trenta figlie e fece venire da fuori trenta fanciulle per i suoifigli. Fu giudice d'Israele per sette anni. 10 Poi Ibsan morì e fu sepolto aBetlemme.


10. ELON

11 Dopo di lui fu giudice d'Israele Elon, lo Zabulonita; fu giudice d'Israeleper dieci anni. 12 Poi Elon, lo Zabulonita, morì e fu sepolto ad Aialon, nelpaese di Zàbulon.


11. ABDON

13 Dopo di lui fu giudice d'Israele Abdon, figlio di Illel, di Piraton.14 Ebbe quaranta figli e trenta nipoti, i quali cavalcavano settanta asinelli.Fu giudice d'Israele per otto anni. 15 Poi Abdon, figlio di Illel, ilPiratonita, morì e fu sepolto a Piraton, nel paese di Efraim, sul monte Amalek.


12. SANSONE

L'annunzio della nascita di Sansone

13 1 Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e ilSignore li mise nelle mani dei Filistei per quarant'anni.
2
C'era allora unuomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie erasterile e non aveva mai partorito. 3 L'angelo del Signore apparve a questadonna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai epartorirai un figlio. 4 Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dalmangiare nulla d'immondo. 5 Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio,sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireoconsacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dallemani dei Filistei».
6
La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venutoda me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli hodomandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, 7 ma mi hadetto: Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevandainebriante e non mangiare nulla d'immondo, perché il fanciullo sarà un nazireodi Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte».


Seconda apparizione dell'angelo

8 Allora Manoach pregò il Signore e disse: «Signore, l'uomo di Dio mandato date venga di nuovo da noi e c'insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro».9 Dio ascoltò la preghiera di Manoach e l'angelo di Dio tornò ancora dalladonna, mentre stava nel campo; ma Manoach suo marito non era con lei. 10 Ladonna corse in fretta ad informare il marito e gli disse: «Ecco, mi è apparsoquell'uomo che venne da me l'altro giorno». 11 Manoach si alzò, seguì la mogliee giunto a quell'uomo gli disse: «Sei tu l'uomo che hai parlato a questadonna?». Quegli rispose: «Sono io». 12 Manoach gli disse: «Quando la tua parolasi sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che si dovràfare per lui?». 13 L'angelo del Signore rispose a Manoach: «Si astenga la donnada quanto le ho detto. 14 Non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino obevanda inebriante e non mangi nulla d'immondo; osservi quanto le ho comandato».
15
Manoach disse all'angelo del Signore: «Permettici di trattenerti e diprepararti un capretto!». 16 L'angelo del Signore rispose a Manoach: «Anche setu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto,offrilo al Signore». Manoach non sapeva che quello fosse l'angelo del Signore.17 Poi Manoach disse all'angelo del Signore: «Come ti chiami, perché quando sisaranno avverate le tue parole, noi ti rendiamo onore?». 18 L'angelo delSignore gli rispose: «Perché mi chiedi il nome? Esso è misterioso». 19 Manoachprese il capretto e l'offerta e li bruciò sulla pietra al Signore, che operacose misteriose. Mentre Manoach e la moglie stavano guardando, 20 mentre lafiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo del Signore salì con la fiammadell'altare. Manoach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora conla faccia a terra 21 e l'angelo del Signore non apparve più né a Manoach néalla moglie. Allora Manoach comprese che quello era l'angelo del Signore.22 Manoach disse alla moglie: «Noi moriremo certamente, perché abbiamo vistoDio». 23 Ma sua moglie gli disse: «Se il Signore avesse voluto farci morire,non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'offerta; non ci avrebbemostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose comequeste».
24
Poi la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e ilSignore lo benedisse. 25 Lo spirito del Signore cominciò a investirlo quandoera a Macane-Dan, fra Zorea ed Estaol.


Il matrimonio di Sansone

14 1 Sansone scese poi a Timna e a Timna vide una donna tra le figlie deiFilistei. 2 Tornato a casa, disse al padre e alla madre: «Ho visto a Timna unadonna, una figlia dei Filistei; ora prendetemela in moglie». 3 Suo padre e sua madre gli dissero: «Non c'è una donna tra le figlie dei tuoi fratelli e in tuttoil nostro popolo, perché tu vada a prenderti una moglie tra i Filistei noncirconcisi?». Ma Sansone rispose al padre: «Prendimi quella, perché mi piace».4 Suo padre e sua madre non sapevano che questo veniva dal Signore, il qualecercava pretesto di lite dai Filistei. In quel tempo i Filistei dominavanoIsraele.
5
Sansone scese con il padre e con la madre a Timna; quando furonogiunti alle vigne di Timna, ecco un leone venirgli incontro ruggendo. 6 Lospirito del Signore lo investì e, senza niente in mano, squarciò il leone comesi squarcia un capretto. Ma di ciò che aveva fatto non disse nulla al padre néalla madre. 7 Scese dunque, parlò alla donna e questa gli piacque.
8
Dopoqualche tempo tornò per prenderla e uscì dalla strada per vedere la carcassa delleone: ecco nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e il miele. 9 Egli presedi quel miele nel cavo delle mani e si mise a mangiarlo camminando; quand'ebberaggiunto il padre e la madre, ne diede loro ed essi ne mangiarono; ma non disseloro che aveva preso il miele dal corpo del leone.
10
Suo padre scese dunque daquella donna e Sansone fece ivi un banchetto, perché così usavano fare igiovani. 11 Quando lo ebbero visto, presero trenta compagni perché stessero conlui.


L'indovinello di Sansone

12 Sansone disse loro: «Voglio proporvi un indovinello; se voi me lo spiegateentro i sette giorni del banchetto e se l'indovinate, vi darò trenta tuniche etrenta mute di vesti; 13 ma se non sarete capaci di spiegarmelo, darete trentatuniche e trenta mute di vesti a me».
14
Quelli gli risposero: «Proponil'indovinello e noi lo ascolteremo». Egli disse loro:«Dal divoratore è uscito il ciboe dal forte è uscito il dolce».Per tre giorni quelli non riuscirono a spiegare l'indovinello.
15
Al quartogiorno dissero alla moglie di Sansone: «Induci tuo marito a spiegartil'indovinello; se no daremo fuoco a te e alla casa di tuo padre. Ci aveteinvitati qui per spogliarci?». 16 La moglie di Sansone si mise a piangergliattorno e a dirgli: «Tu hai per me solo odio e non mi ami; hai proposto unindovinello ai figli del mio popolo e non me l'hai spiegato!». Le disse: «Ecco,non l'ho spiegato a mio padre né a mia madre e dovrei spiegarlo a te?». 17 Essagli pianse attorno, durante i sette giorni del banchetto; il settimo giornoSansone glielo spiegò, perché lo tormentava, ed essa spiegò l'indovinello aifigli del suo popolo. 18 Gli uomini della città, il settimo giorno, prima chetramontasse il sole, dissero a Sansone:«Che c'è di più dolce del miele?Che c'è di più forte del leone?».Rispose loro:«Se non aveste arato con la mia giovenca,non avreste sciolto il mio indovinello».19 Allora lo spirito del Signore lo investì ed egli scese ad Ascalon; vi uccisetrenta uomini, prese le loro spoglie e diede le mute di vesti a quelli cheavevano spiegato l'indovinello. Poi acceso d'ira, risalì a casa di suo padre20 e la moglie di Sansone fu data al compagno che gli aveva fatto da amico dinozze.


Sansone brucia le messi dei Filistei

15 1 Dopo qualche tempo, nei giorni della mietitura del grano, Sansone andò avisitare sua moglie, le portò un capretto e disse: «Voglio entrare da mia moglienella camera». Ma il padre di lei non gli permise di entrare 2 e gli disse:«Credevo proprio che tu l'avessi ripudiata e perciò l'ho data al tuo compagno;la sua sorella minore non è più bella di lei? Prendila dunque al suo posto».3 Ma Sansone rispose loro: «Questa volta non sarò colpevole verso i Filistei,se farò loro del male». 4 Sansone se ne andò e catturò trecento volpi; presedelle fiaccole, legò coda e coda e mise una fiaccola fra le due code. 5 Poiaccese le fiaccole, lasciò andare le volpi per i campi di grano dei Filistei ebruciò i covoni ammassati, il grano tuttora in piedi e perfino le vigne e glioliveti.
6
I Filistei chiesero: «Chi ha fatto questo?». Fu risposto: «Sansone,il genero dell'uomo di Timna, perché costui gli ha ripreso la moglie e l'ha dataal compagno di lui». I Filistei salirono e bruciarono tra le fiamme lei e suopadre. 7 Sansone disse loro: «Poiché agite in questo modo, io non la smetteròfinché non mi sia vendicato di voi».8 Li battè l'uno sull'altro, facendone una grande strage. Poi scese e si ritirònella caverna della rupe di Etam.


La mascella di asino

9 Allora i Filistei vennero, si accamparono in Giuda e fecero una scorreriafino a Lechi. 10 Gli uomini di Giuda dissero loro: «Perché siete venuti controdi noi?». Quelli risposero: «Siamo venuti per legare Sansone; per fare a luiquello che ha fatto a noi». 11 Tremila uomini di Giuda scesero alla cavernadella rupe di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei ci dominano? Checosa ci hai fatto?». Egli rispose loro: «Quello che hanno fatto a me, io l'hofatto a loro». 12 Gli dissero: «Siamo scesi per legarti e metterti nelle manidei Filistei». Sansone replicò loro: «Giuratemi che voi non mi colpirete».13 Quelli risposero: «No, ti legheremo soltanto e ti metteremo nelle loro mani;ma certo non ti uccideremo». Lo legarono con due funi nuove e lo fecero saliredalla rupe. 14 Mentre giungeva a Lechi e i Filistei gli venivano incontro congrida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; le funi che aveva allebraccia divennero come fili di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami glicaddero disfatti dalle mani. 15 Trovò allora una mascella d'asino ancorafresca, stese la mano, l'afferrò e uccise con essa mille uomini.
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Sansone disse:«Con la mascella dell'asino,li ho ben macellati!Con la mascella dell'asino,ho colpito mille uomini!».
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Quand'ebbe finito di parlare, gettò via la mascella; per questo, quel luogofu chiamato Ramat-Lechi.
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Poi ebbe gran sete e invocò il Signore dicendo: «Tuhai concesso questa grande vittoria mediante il tuo servo; ora dovrò morir disete e cader nelle mani dei non circoncisi?». 19 Allora Dio spaccò la rocciaconcava che è a Lechi e ne scaturì acqua. Sansone bevve, il suo spirito sirianimò ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Korè: essaesiste a Lechi fino ad oggi. 20 Sansone fu giudice d'Israele, al tempo deiFilistei, per venti anni.


L'episodio delle porte di Gaza

16 1 Sansone andò a Gaza, vide una prostituta e andò da lei. 2 Fu detto a quellidi Gaza: «E' venuto Sansone». Essi lo circondarono, stettero in agguato tutta lanotte presso la porta della città e tutta quella notte rimasero quieti, dicendo:«Attendiamo lo spuntar del giorno e allora lo uccideremo». 3 Sansone riposòfino a mezzanotte; a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta dellacittà e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li mise sulle spallee li portò in cima al monte che guarda in direzione di Ebron.


Sansone tradito da Dalila

4 In seguito si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamavaDalila. 5 Allora i capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Seducilo evedi da dove proviene la sua forza così grande e come potremmo prevalere su dilui per legarlo e domarlo; ti daremo ciascuno mille e cento sicli d'argento».
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Dalila dunque disse a Sansone: «Spiegami: da dove proviene la tua forza cosìgrande e in che modo ti si potrebbe legare per domarti?». 7 Sansone le rispose:«Se mi si legasse con sette corde d'arco fresche, non ancora secche, iodiventerei debole e sarei come un uomo qualunque». 8 Allora i capi dei Filisteile portarono sette corde d'arco fresche, non ancora secche, ed essa lo legò conesse. 9 L'agguato era teso in una camera interna. Essa gli gridò: «Sansone, iFilistei ti sono addosso!». Ma egli spezzò le corde come si spezza un fil distoppa, quando sente il fuoco. Così il segreto della sua forza non fuconosciuto.
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Poi Dalila disse a Sansone: «Ecco tu ti sei burlato di me e mihai detto menzogne; ora spiegami come ti si potrebbe legare». 11 Le rispose:«Se mi si legasse con funi nuove non ancora adoperate, io diventerei debole esarei come un uomo qualunque». 12 Dalila prese dunque funi nuove, lo legò e gligridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». L'agguato era teso nella camerainterna. Egli ruppe come un filo le funi che aveva alle braccia.
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Poi Daliladisse a Sansone: «Ancora ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; spiegamicome ti si potrebbe legare». Le rispose: «Se tu tessessi le sette trecce dellamia testa nell'ordito e le fissassi con il pettine del telaio, io diventereidebole e sarei come un uomo qualunque». 14 Essa dunque lo fece addormentare,tessè le sette trecce della sua testa nell'ordito e le fissò con il pettine, poigli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli si svegliò dal sonnoe strappò il pettine del telaio e l'ordito.
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Allora essa gli disse: «Comepuoi dirmi: Ti amo, mentre il tuo cuore non è con me? Gia tre volte ti seiburlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande».16 Ora poiché essa lo importunava ogni giorno con le sue parole e lotormentava, egli ne fu annoiato fino alla morte 17 e le aprì tutto il cuore ele disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo diDio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me,diventerei debole e sarei come un uomo qualunque».
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Allora Dalila vide cheegli le aveva aperto tutto il cuore, mandò a chiamare i capi dei Filistei e fecedir loro: «Venite su questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il cuore».Allora i capi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. 19 Essalo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo adatto e gli fece radere lesette trecce del capo. Egli cominciò a infiacchirsi e la sua forza si ritirò dalui. 20 Allora essa gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli,svegliatosi dal sonno, pensò: «Io ne uscirò come ogni altra volta e misvincolerò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. 21 I Filisteilo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono concatene di rame. Egli dovette girare la macina nella prigione.


Vendetta e morte di Sansone

22 Intanto la capigliatura che gli avevano rasata, cominciava a ricrescergli.23 Ora i capi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagonloro dio e per far festa. Dicevano:«Il nostro dio ci ha messo nelle maniSansone nostro nemico».24 Quando il popolo lo vide, cominciò a lodare il suo dio e a dire:«Il nostro dio ci ha messo nelle maniSansone nostro nemico,che ci devastava il paesee che ha ucciso tanti dei nostri».25 Nella gioia del loro cuore dissero: «Chiamate Sansone perché ci facciadivertire!». Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a fargiochi alla loro presenza. Poi lo fecero stare fra le colonne. 26 Sansone disseal fanciullo che lo teneva per la mano: «Lasciami pure; fammi solo toccare lecolonne sulle quali posa la casa, così che possa appoggiarmi ad esse». 27 Orala casa era piena di uomini e di donne; vi erano tutti i capi dei Filistei e sulterrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare,mentre Sansone faceva giochi.
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Allora Sansone invocò il Signore e disse:«Signore, ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, Dio, e in uncolpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!».
29
Sansone palpòle due colonne di mezzo, sulle quali posava la casa; si appoggiò ad esse,all'una con la destra, all'altra con la sinistra. 30 Sansone disse: «Che iomuoia insieme con i Filistei!». Si curvò con tutta la forza e la casa rovinòaddosso ai capi e a tutto il popolo che vi era dentro. Furono più i morti cheegli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita. 31 Poi i suoifratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono elo seppellirono fra Zorea ed Estaol nel sepolcro di Manoach suo padre. Egli erastato giudice d'Israele per venti anni.


APPENDICI

1. IL SANTUARIO DI MICA E IL SANTUARIO DI DAN

Il santuario privato di Mica


Juges (CEI) 9